Amanda Bonino: «Voleva andare per forza a Roma, se solo dal Sant’Eugenio ci avessero mandato incontro l’ambulanza che avevo chiesto»
![L’ultima compagna di Pino Daniele: «Durante la corsa in ospedale mi teneva la mano» (Corsera) L’ultima compagna di Pino Daniele: «Durante la corsa in ospedale mi teneva la mano» (Corsera)](https://www.ilnapolista.it/wp-content/uploads/2024/02/000_Par8065820.jpg)
Napoli si prepara a ricordare Pino Daniele con il concerto-show della notte di Capodanno in piazza Plebiscito a Napoli che sarà dedicato al cantautore di cui a gennaio 2025 ricorrono i dieci anni dalla scomparsa.
Intanto però è in uscita il nuovo libro di Pietro Perone: Pino Daniele. Napoli e l’anima della musica, dal mascalzone latino a GioGiò. in cui la sua ultima compagna Amanda Bonino ha raccontato del loro rapporto e della sera in cui si sentì male. Il Corsera racconta:
«Pino era perfettamente cosciente e continuava a chiedere di salire in auto per raggiungere l’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Era convinto che solo l’équipe del suo cardiologo lo avrebbe salvato. Lui, e nessun altro, diceva, conosce le condizioni del mio cuore, sa come intervenire. Lo paragonava a quei meccanici che smontano e rimontano per anni lo stesso motore in cui altri non riuscirebbero mai più a raccapezzarsi».
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I ricordi si alternano ai tormenti:
«Durante il drammatico viaggio, in cui ho guidato a velocità elevatissima, Pino è rimasto vigile, mi ha tenuto la mano per tutto il tempo, fino a quell’ultima doppia stretta, l’estremo saluto, il suo ciao».
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E ancora: «Hanno detto che ho sbagliato ad assecondarlo, che dovevo impormi e aspettare aspettare l’ambulanza. Avrei provocato la sua ira e fatto precipitare la situazione. Piuttosto, ancora oggi non mi spiego perché dal Sant’Eugenio non sia partito un mezzo di soccorso cardio-assistito che ci venisse incontro… ho chiesto più volte di inviare un’ambulanza».