Il numero uno del Coni si aspetta una decisione a gennaio per il suo quarto mandato. Martedì sarà decisa la data delle elezioni del nuovo presidente (a giugno)
Malagò si sente tradito da una certa politica, perso il treno Milleproroghe per rimanere fino al 2026 (Repubblica).
Il tempo stringe e Giovanni Malagò, presidente del Coni, vede assottigliarsi le possibilità di ottenere una proroga che lo tenga in carica fino alle Olimpiadi di Cortina-Milano del 2026 la cui assegnazione è stata una vittoria personale.
Repubblica.it, con Fulvio Bianchi, riporta delle sue dichiarazioni di oggi e offre una contestualizzazione politica della vicenda.
Scrive Repobblica.it
«Io sto lavorando come se non ci fosse questo tipo di impedimento, perché lo sento come senso del dovere” ha spiegato Malagò a fine mandato». «Non so cosa succederà – ha aggiunto -, sono totalmente fatalista. Vediamo se un giorno ci sarà da eleggere un nuovo presidente, ma l’importante è arrivarci sereni. Quello che dovevo dire l’ho detto. Ci sono molte persone del mondo dello sport, non necessariamente vicine a me, che ne stanno parlando, poi ognuno fa le proprie valutazioni».
Malagò vorrebbe il quarto mandato per meriti sportivi
Malagò si aspetta una decisione a gennaio, ora intanto è saltata l’ipotesi del Milleproroghe, cioè un anno in più al vertice del Coni sino a Milano-Cortina 2026 che lui ha portato in Italia. Qualora non potesse più presentarsi per la corsa a numero uno del Coni, per il suo quarto mandato, «non appoggerò nessuno – assicura – non sarebbe giusto. Lo farei solo se ci fosse un candidato che sfruttasse appoggi del mondo della politica e non quelli dello sport». Per ora non c’è.
Sui rapporti con la politica ha concluso: «Sono ottimi, poi con qualcuno no, questo è normale. Continuo ad avere richieste dalla politica di fare cose per loro, anche da parte di chi non mi ama». In passato Matteo Renzi voleva candidarlo a sindaco di Roma, poi ha avuto offerte, anche recenti, dal centrodestra come dal centrosinistra. A tutti ha detto di no, si sente uomo di sport, la politica, assicura, non fa per lui. Anche perché da una certa politica si sente tradito.
Martedì 17 dicembre Giunta e Consiglio Nazionale del Coni: verrà decisa la data delle elezioni (intorno al 20 giugno) del Coni e sino a quella data Malagò resterà in carica, molte le cose da fare ancora.
L’Ansa riporta anche la seguente dichiarazione:
«Il prestigio del Coni in questi anni non è sicuramente diminuito, siamo considerati un’eccellenza sportiva mondiale e averlo mantenuto tale è un orgoglio – ha concluso -. L’ultimo anno è stato straordinario, il migliore di sempre per risultati alle Olimpiadi. I conti sono in ordine, la qualità dell’organizzazione è sotto gli occhi di tutti. Chi conosce il mondo dello sport sa che per il bilancio del Coni abbiamo più del doppio dei ricavi privati rispetto al contributo pubblico perché ci sono relazioni, rapporti e sponsor che penso mi vengano riconosciuti insieme a una squadra che è molto professionale».