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Mazraoui non vuole e il Manchester United per solidarietà non indossa la giacca Adidas pro Lgbtq+

The Athletic: il giocatore musulmano non la indossa e i giocatori lo seguono. Per il club è una sponsorizzazione di 900mila sterline per 10 anni. 

Mazraoui non vuole e il Manchester United per solidarietà non indossa la giacca Adidas pro Lgbtq+
Manchester United's Moroccan defender #03 Noussair Mazraoui focuses on the ball during the English Premier League football match between Manchester United and Tottenham Hotspur at Old Trafford in Manchester, north west England, on September 29, 2024. (Photo by Paul ELLIS / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No video emulation. Social media in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No use in betting publications, games or single club/league/player publications. /

Mazraoui non vuole e il Manchester United per solidarietà non indossa la giacca Adidas pro Lgbtq+

Il Manchester United ha deciso di non indossare la giacca Adidas a sostegno della comunità Lgbtq+ poiché il terzino marocchino Noussair Mazraoui si è rifiutato di aderire all’iniziativa. Questo è quanto accaduto nel match di domenica di Premier contro l’Everton, turno di campionato in cui anche il calciatore del Crystal Palace Guehi si è reso protagonista riguardo alla fascia da capitano arcobaleno.

Il Manchester United non partecipa alle iniziative Lgbtq+ della Premier per il dissenso di Mazraoui

The Athletic scrive:

I giocatori dello United indossano in questo periodo una maglia a tema pride per riscaldarsi prima delle partite, oltre a una giacca simile per l’entrata in campo. Ma Mazraoui ha detto ai suoi compagni di squadra che non era disposto a indossare la giacca per la sua fede musulmana. La squadra ha deciso quindi che nessun giocatore avrebbe indossato la tuta. La decisione è stata presa poche ore prima della partita di domenica. Nostre fonti rivelano che non tutti nello spogliatoio erano contenti per questa decisione. Negli ultimi anni lo United ha reso il club un ambiente più accogliente per staff e sostenitori Lgbtq+, tant’è che si è formato il Rainbow Devils supporters’ group tra tifosi nel 2019. In più avevano aiutato l’Adidas per la produzione delle giacche, con una sponsorizzazione di 900mila di sterline (quasi 1 milione e 100mila euro) per 10 anni. 

Il Rainbow Devils group ha quindi stilato il seguente comunicato dopo l’accaduto:

I giocatori hanno il diritto di avere le proprie opinioni, in particolare in relazione alla loro fede, e queste possono a volte differire dalla posizione del club. Rispettiamo il diritto di questo giocatore di avere le proprie opinioni, mentre ci sentiamo delusi dal fatto che abbia messo il resto della squadra in una posizione in cui avrebbero dovuto necessariamente non indossare le giacche. Ci preoccupiamo anche del tipo di effetto negativo che questo incidente potrebbe avere su qualsiasi giocatore del club che potrebbe riguardare la propria sessualità. I Rainbow Devils continueranno a lavorare con il Manchester United per sostenere l’inclusività, mentre continuiamo il nostro lavoro per garantire che tutte le persone Lgbtq+ si sentano al sicuro e benvenute all’Old Trafford.

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