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Mondiale all’Arabia Saudita per la FA è inutile protestare almeno che non si boicotti il torneo (Guardian)

La Federcalcio inglese non ha deciso come si presenterà al voto, ma il consiglio ha ragionato sul controsenso di votare contro e poi partecipare al torneo

Mondiale all’Arabia Saudita per la FA è inutile protestare almeno che non si boicotti il torneo (Guardian)
FIFA President Gianni Infantino applauds players ahead of the Qatar 2022 World Cup Group G football match between Switzerland and Cameroon at the Al-Janoub Stadium in Al-Wakrah, south of Doha on November 24, 2022. (Photo by Fabrice COFFRINI / AFP)

Le Monde scrive ieri che oggi il giorno del Mondiale all’Arabia Saudita nel 2034. È tutto pronto. A meno di clamorose sorprese, che al momento non sembrano possibili, oggi 11 dicembre 2024 la Fifa assegnerà all’Arabia Saudita il Mondiale di calcio del 2034.

Il quotidiano francese riportava anche le numerose polemiche da parte di diverse Ong, come Amnesty International, che hanno criticato la scelta per lo scarso rispetto dei diritti umani e hanno chiesto l’interruzione del processo di designazione. Ma la Fifa ha considerato medio il rischio  Gli ispettori si sono definiti ottimisti sui progressi che potranno esserci nei prossimi dieci anni. Per la Fifa “è possibile che il Mondiale servirà da catalizzatore per alcune delle riforme in corso”.

Oggi il Guardian scrive che la Federcalcio inglese “è stata avvertita di evitare di protestare alla riunione di oggi che confermerà l’Arabia Saudita come ospite della Coppa del Mondo maschile 2034, a meno che non sia disposta a boicottare il torneo”.

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La FA (Federcalcio inglese) non ha esposto pubblicamente quale sarà la sua posizione sul voto di oggi, secondo il Guardian il problema sarebbe poi l’incongruenza se l’Inghilterra votasse contro e poi partecipasse al torneo.

La Federcalcio norvegese (NFF)  è stata la più critica  ed esplicita sul tema e ha annunciato che voterà contro. Ha anche  scritto alla Fifa esprimendo le sue preoccupazioni.

“La NFF sostiene che il processo di offerta per il Mondiale del 2034 è andato contro i principi di “responsabilità, trasparenza e obiettività” che secondo loro erano centrali per le riforme della governance della Fifa del 2016, un processo avviato dall’attuale presidente, Gianni Infantino”.

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