Lukaku non riesce mai a mettersi in proprio, Kvara non risolve. Lobotka fa l’architetto e lo stroncatore ma si fa travolgere due volte
Le pagelle di Napoli-Lazio 1-0 a cura di Fabrizio d’Esposito.
MERET. Come se non bastasse il diluvio di stasera, il povero Meret deve ripararsi anche dalla pioggia di tiri del danesino biondo-laziale. Il primo lo devia, il secondo lo blocca, ma sul terzo fatale s’inarca invano. Da registrare l’assistenza di Santa Traversa al 51’ – 6
DI LORENZO. Stasera c’è forse il record azzurro di cross, ben ventotto, e molti principiano dalla destra azzurra dell’Eurocapitano e di Na-Politano, ormai una coppia di fatto. Il problema è che questi traversoni o sono fatti male oppure si perdono nell’avarizia offensiva del Napule, modello Scrooge (stasera è l’Immacolata e il Natale è tra due settimane) – 6
RRAHMANI. Bisogna dare atto ad Amir che almeno l’argentino Taty non è mai pericoloso – 6
BUONGIORNO. Stasera in campo ci sono due squadre solidamente sospettose, tra cavalieri, fanti e pedoni, e la Lazio baronale (a proposito: Sarri è stato certamente il peggiore allenatore biancoceleste degli ultimi due lustri) fa male quando vince i singoli duelli sulla scacchiera bagnata. Al 21’, per esempio, il citato danesino biondo va al tiro seminando per ultimo il Corazziere Sabaudo. Poi però l’amato Buongiorno non si perde più nessuno e si conferma l’azzurro che tocca più palloni – 6
OLIVERA. Questione di duelli, appunto. Fino al 79’ Mati l’uruguagio coniuga corsa, precisione e attenzione, sovente facendo scorrere l’impostazione lì a sinistra. Poi Noslin si mangia Lobo nella terra di mezzo e con un diagonale serve Isaksen che a sua volta brucia Olivera e segna. Il gol della Lazio nasce da due duelli persi. Chest’è – 5
ANGUISSA. Al Napule è mancato il Risolutore, stasera. L’uomo in grado di fare scacco matto in una partita bloccata e con pochi spazi come questa. E Zambo, a sorpresa, ha provato a risolvere almeno due volte, collezionando finanche un palo – 6
FOLORUNSHO dal 91’. Senza voto
LOBOTKA. Come sopra: stasera contano i dettagli e Lobo, pur sgobbando nella sua doppia veste di architetto e stroncatore, si fa travolgere due volte. La prima da Dele-Bashiru che poi quasi spacca la traversa. La seconda da Noslin con tutto quel che ne consegue e abbiamo già descritto – 5,5
GILMOUR dall’81’. Prova invano a fare disperatamente l’hombre vertical – senza voto
McTOMINAY. L’autentico Risolutore che manca stasera è proprio lui, Scott il Rosso – 5,5
RASPADORI dall’81’. Al solito vagante senza costrutto – senza voto
POLITANO. Sacrificio e cross, cross e sacrificio, indi qualche tiro – 6
NERES dal 75’. La soluzione non arriva manco dal brazileiro dribblomane – 5,5
LUKAKU. Giacomino subentrante tocca quasi lo stesso numero di palloni di Lukakone Nostro, per dire. Ma il punto vero è un altro: non riesce mai a mettersi in proprio anziché fare l’eterna e solita sponda per i compagni – 5
SIMEONE dal 91’. Senza voto
KVARATSKHELIA. E veniamo all’ultimo possibile Risolutore, lo scapigliato Che Kvara. Ci prova sempre con generosità ma, appunto, non risolve mai – 5
CONTE. Calma, calma e ancora calma e dividiamo in due il giudizio. Questa sconfitta casalinga fa certamente più male di quella con l’Atalanta. Lo zero a tre del tre novembre fu incassato in maniera quasi fisiologica, diciamo così, e senza perdere il primo posto. Stasera invece il dittatore in panca ha perso guardandosi allo specchio, di fronte a una squadra gemella del suo Napule, e la Lazio ha vinto sapendo speculare meglio. Il problema è stato quello che lo stesso Conte ha detto subito dopo: “Non c’è stata qualità negli ultimi trenta metri”. Non c’è nulla da aggiungere sul breve periodo. C’è poi la seconda parte del giudizio: questo è il primo anno della Grande Ricostruzione dopo il solingo delirio aureliano post-tricolore. La partita è stata decisa da un episodio e il Napule in classifica non è sprofondato in zona retrocessione, né ha perso ogni speranza di ritornare in vetta. La vita continua. Bisogna avere fede e tenersi lontani dal disfattismo anti-contiano – 5
ARBITRO COLOMBO. Possiamo dire bravo? – 6,5