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Ordine: «Allarmante Leao che dopo lo 0-0 col Genoa ha detto: “Pareggiare non è la fine del mondo”»

Sul Giornale: “discutibile sensibilità di un gruppo che non è sintonizzato con la realtà, con le responsabilità e con le ambizioni dichiarate”

Ordine: «Allarmante Leao che dopo lo 0-0 col Genoa ha detto: “Pareggiare non è la fine del mondo”»
Db Milano 10/01/2024 - Coppa Italia / Milan-Atalanta / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Rafael Leao

Anche Franco Ordine sul Giornale parla della crisi Milan. Una crisi di risultati, di leadership, di società. E per far capire bene lo sbando in cui versa la società rossonera, il giornalista sottolinea alcune parole di Leao in conferenza stampa dopo lo 0-0 contro il Genoa.

Le parole di Leao dopo il Genoa sono preoccupanti

Scrive Ordine:

Tornando a domenica sera uno degli spunti più allarmanti è sintetizzato in una frase pronunciata da Rafa Leao a fine partita nella conferenza stampa al fianco di Fonseca e sottovalutata. Ha dettato il capitano: «Pareggiare non è la fine del mondo». Come se fosse il primo inciampo di una stagione scandita da troppi buchi nell’acqua e poche serate da ricordare. È il segno della discutibile sensibilità di un gruppo che non è sintonizzato con la realtà del Milan, con le responsabilità relative e con le ambizioni dichiarate a parole.

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I like dei giocatori del Milan al post polemico di Maldini

Ordine continua sottolineando l’azione social di Maldini, invitato alla festa Milan ma rimasto a casa, sostenuta poi dai calciatori del Milan:

A incendiare poi i social ha provveduto il post di Maldini, invitato ma rimasto a casa, che ha pubblicato dopo mezzanotte un inserto fotografico con papà Cesare e il figlio Daniel spiegando che «nessuno potrà mai scalfire il legame del Milan con la famiglia Maldini, la storia è memoria». Nel giro di qualche ora sotto quel post sono apparsi i cuoricini di Theo (il procuratore ieri a Milano ha ribadito: «Vuole restare al Milan»), Leao, Maignan, di Cdk e di Tonali, un altro dei figliocci dell’ex capitano, che non ha mai perdonato a Cardinale il licenziamento in tronco dopo la stagione del 5° posto e la semifinale di Champions.

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