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Paltrinieri: «Il mio obiettivo è Los Angeles 2028, voglio vincere nel fondo»

A Repubblica: «Per durare quattro anni devo trovare qualcosa che mi diverta e per cui abbia desiderio di lottare. La gara nella Senna? Una delle più brutte che ho mai fatto».

Paltrinieri: «Il mio obiettivo è Los Angeles 2028, voglio vincere nel fondo»
Silver medallist Italy's Gregorio Paltrinieri poses with his medal after the men's 5km open water swimming event during the World Aquatics Championships in Fukuoka on July 18, 2023. (Photo by Philip FONG / AFP)

Gregorio Paltrinieri vuole arrivare alle Olimpiadi di Los Angeles, come ha dichiarato in un’intervista a Repubblica.

Paltrinieri: «Il mio obiettivo è Los Angeles 2028, voglio vincere nel fondo»

Dopo la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi è caduto tornando a casa, rompendosi il gomito sinistro…

«Un epilogo molto simbolico. Appena uscito dallo stadio ero già con la testa altrove, in modalità vacanza e meno attento a ciò che mi circondava. Sono caduto dalla bici, aspettavo così tanto il momento di fermarmi che ne ho approfittato. Sono poi stato a Los Angeles, mi è piaciuta anche se ho visto molta sofferenza sociale».

Essere portabandiera a Los Angeles sarebbe uno stimolo in più?

«Sì, sarebbe stupendo. Comunque il mio unico obiettivo sono le Olimpiadi 2028. Devo vedere come e cosa fare, forse dovrò correggere in corso d’opera. Di certo voglio vivere questi anni provando un’altra forma di me, avvicinandomi in un modo diverso al nuoto. Non ho progetti a breve termine, a parte i Mondiali, penso intanto alla salute e alla forma. Per durare quattro anni devo trovare qualcosa che mi diverta e per cui abbia davvero desiderio di lottare. Lasciare la piscina? Voglio vincere nel fondo. Mi piace la sfida e battere chi è più forte di me».

Ci pensa ancora alla Senna?

«Un incubo. Ci ripenso come a una delle più brutte gare che ho mai fatto. Mi sono tuffato e reso conto che era una situazione adatta alle mie incapacità; a parte lo sporco, non avevo idea di come nuotare a favore di corrente».

Che dice della polemica sulla Pilato, felice per il 4° posto?

«Non si possono trarre conclusioni da una frase detta a caldo. Sono totalmente dalla parte della Pilato, nessuno può dirmi come sentirmi».

Sinner è il nuovo simbolo dello sport italiano?

«Lo trovo molto interessante, è una personalità diversa dalla tipologia dello sportivo vincente e in vista, mi piacerebbe conoscerlo. Mi ha stupito trovarlo così solido in un anno in cui ha avuto tante cose per la testa. Credo sia uno sportivo da studiare».

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