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Per lo scudetto saranno decisivi gennaio e febbraio

È corsa a tre. Raspadori, l’uomo mercato, risolve una partita stregata. Dalla polvere del 10° posto alla testa della classifica con il coach british-pugliese.

Per lo scudetto saranno decisivi gennaio e febbraio
Ni Napoli 29/12/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Venezia / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Khvicha Kvaratshelia-Francesco Zampano

Per lo scudetto saranno decisivi gennaio e febbraio

Proprio lui, l’uomo mercato. Raspadori entra e risolve una partita stregata che ricordava quel Napoli-Spezia del 2022 che portò al suo primo gol con la maglia azzurra. Jack è uno di quelli che dove andrà sarà un rinforzo importante e se resta sarà una pedina decisiva. Con Kvara spento e Lukaku che tra portiere e pali non riesce a trovare la via del gol in modo continuo c’è Neres che potrebbe diventare titolare inamovibile.

Nel primo tempo gli azzurri partono a ritmi alti e Stankovic salva su Rahamani da distanza ravvicinata con Neres e Kvara che mettono in apprensione sulle fasce un Venezia che si chiude a riccio. Dopo un tentativo del georgiano parato dal portiere veneziano al 20° Meret compie un altro miracolo con una grande parata di piede su Yeboha. Il Napoli accusa la paura e i lagunari prendono le misure con gi azzurri che non trovano spazi. La svolta può arrivare al 35° con un rigore fischiato per un evidente fallo di mano: Lukaku sbaglia ma soprattutto Stankovic fa una grande parata nell’angolino. Passano 3 minuti ed è Anguissa a divorare un altro gol a pochi metri dalla porta.

Nel secondo tempo il Napoli entra con meno precisione e lucidità. I tentativi mancano sempre dell’ultimo passaggio o di un tiro efficace mentre il Venezia è ordinato e si fa anche pungente in contropiede. Allo scoccare dell’ora di gioco gli azzurri alzano la pressione: Lukaku colpisce il palo con palla deviata ancora da Stankovic e poco dopo tira poco alto sulla traversa. La giocata arriva dalla panchina: fuori uno spento Kvara e dentro Raspadori con Politano. Ed è Jack che trova la zampata da attaccante puro su cross di Neres. Nel finale gli azzurri sprecano un paio di occasioni buone per raddoppiare ma portano a casa la vittoria.

Per larghi tratti di una partita dominata è mancata la zampata, la cattiveria sotto porta. Quella stessa grinta uscita dal tiro di Raspadori. In casa dopo Napoli-Como gli azzurri hanno segnato solo 3 gol in 5 partite mentre in trasferta 9. Visto il dominio del gioco che si era visto anche contro la Lazio, è chiaro che il problema realizzativo è mentale. Comunque, l’obiettivo è stato raggiunto e il Napoli è primo alla fine di un 2024 schizofrenico: dalla polvere del 10° posto alla testa della classifica con il coach british-pugliese. La corsa scudetto sarà una corsa a tre, i mesi di gennaio e febbraio probabilmente decisivi per chi vuole tentare la fuga.

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