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Pino Daniele stava per fare un colloquio per steward di Alitalia, lo chiamò la casa discografica Emi

Il Giornale. Dal 4 al 6 gennaio al cinema un documentario su di lui. I registi hanno tenuto fuori le liti tra la ex moglie e la compagna

Pino Daniele stava per fare un colloquio per steward di Alitalia, lo chiamò la casa discografica Emi

Pino Daniele stava per fare un colloquio per fare lo steward di Alitalia, lo chiamò la casa discografica Emi

Nel decennale della morte sta per uscire un documentario che sarà nei cinema tre giorni, dal 4 al 6 gennaio. Il Giornale ne scrive con Ferruccio Gattuso.

Avrebbe potuto essere uno steward dell’Alitalia. Detto chiaramente: il più improbabile steward dell’Alitalia a memoria d’uomo. Ma quando il colloquio era lì lì da sostenere a Roma, Pino Daniele ricevette la proposta di contratto della Emi, la casa discografica dei grandi. E grazie al cielo (non finendoci a lavorare, in cielo) Pino Daniele divenne Pino Daniele. È questa la chicca più curiosa di Nero a metà, il documentario realizzato da Marco Spagnoli e Stefano Senardi (che con Pino lavorò come discografico ai tempi del singolo Quando e dell’album Un uomo in blues), prodotto da Fidelio e Eagle Pictures, atteso in duecento copie nelle sale italiane dal 4 al 6 gennaio.

Pino Daniele e il concerto del 1981 in piazza Plebiscito a Napoli

A emergere è anche, a detta di più testimoni, il Pino Daniele «dal carattere permaloso», «che poteva prendersela per due giorni se gli dicevi anche solo che aveva messo su qualche chilo». Numerosi gli aneddoti, quelli sulla realizzazione dei primi tre album Terra mia, Pino Daniele e Nero a metà e dal leggendario concerto dell’estate 1981 in Piazza del Plebiscito a Napoli, quando la superband guidata da Pino, in un momento storico difficile per la Campania dopo il terremoto in Irpinia che aveva causato più di tremila morti, si esibì di fronte a duecentomila spettatori e, spiega Senardi, «cambiò lo stesso destino di quel luogo: un tempo parcheggio di auto e mezzi pubblici, divenne un luogo simbolo della città». 

Il Giornale ricorda che gli autori del documentario hanno voluto intervistare solo i musicisti tenendo fuori le liti tra la ex moglie e l’ultima compagna del musicista. Ci sono immagini del celebre concerto del 1981.

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