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Santopadre: «Sinner sembra già uomo in confronto ad Alcaraz, nel 2025 sarà ancora una sfida a due»

A Tuttosport: «Lo spagnolo ha vinto tanto, ma deve crescere nella continuità. Djokovic proverà a tornare. Se inizia bene, Berrettini può arrivare tra i primi 20 a fine 2025».

Santopadre: «Sinner sembra già uomo in confronto ad Alcaraz, nel 2025 sarà ancora una sfida a due»
INDIAN WELLS, CALIFORNIA - MARCH 18: Jannik Sinner of Italy congratulates Carlos Alcaraz of Spain after match during the semifinals of the BNP Paribas Open at the Indian Wells Tennis Garden on March 18, 2023 in Indian Wells, California. Matthew Stockman/Getty Images/AFP (Photo by MATTHEW STOCKMAN / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Il coach Vincenzo Santopadre, intervistato da Tuttosport, parla di come potrebbe essere il 2025 di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.

Santopadre: «Sinner sembra già uomo in confronto ad Alcaraz, nel 2025 ancora una sfida a due»

«Il prossimo anno con Sinner e Alcaraz ci potrebbe essere anche Joao Fonseca per esempio: un grande talento in crescita rapida. Ha un po’ di Jannik e un po’ di Carlitos, ma è ancora un bimbo, glielo leggi negli occhi, lo vedi da certe reazioni che ha sul campo. Ha un buon team, dategli tempo. Se quest’anno arriva tra i primi trenta, sarà pronto per lo scatto futuro».

Anche Alcaraz a volte sembra ancora un bimbo?

«Sì, ha appena 21 anni ma ha già vinto moltissimo. E questo ti cambia dentro. Ma deve crescere nella continuità ed è un percorso complesso, molto personale. A confronto Sinner è già un uomo… l’ho visto allenarsi a Dubai. Continua a investire su se stesso. Aggiunge di continuo nuovi particolari importanti al proprio gioco, lo troverete migliorato. E’ una questione di mentalità. La sua è forgiata nel minerale più duro che vi sia».

Ancora uno scontro a due il prossimo anno?

«Direi di sì. C’è una disputa in atto tra i due, amichevole, ma molto seria. C’è anche la sfida personale. Sinner è davanti migliaia di punti, ma l’altro l’ha battuto tre volte. Poi il tennis è vario: ci saranno novità, nuovi inserimenti e qualche ritorno importante. Ma la trama saranno sempre loro due a scriverla».

Credi nel ritorno di Djokovic?

«Credo ci proverà. Non so quali risposte gli daranno il corpo e la mente. Il morso del cobra ce l’ha ancora».

Un salto in avanti, dicembre 2025: i primi cinque in classifica?

«Non vedo grandi cambiamenti. Sinner numero uno, davanti ad Alcaraz, ma molto più vicino a Sinner; poi Zverev, Medvedev e al quinto posto Rublev».

E Berrettini?

«Gli auguro il meglio, in Davis è stato splendido. Resta un tennista da grandi prestazioni, se ne infila subito qualcuna, ce lo ritroviamo come niente tra i primi quindici o venti. Continua a essere un vincente, malgrado i guai capitati. Sul filo di lana trova spesso il modo per finire davanti, sono doti rare».

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