A Tuttosport: «Lo spagnolo ha vinto tanto, ma deve crescere nella continuità. Djokovic proverà a tornare. Se inizia bene, Berrettini può arrivare tra i primi 20 a fine 2025».
Il coach Vincenzo Santopadre, intervistato da Tuttosport, parla di come potrebbe essere il 2025 di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.
Santopadre: «Sinner sembra già uomo in confronto ad Alcaraz, nel 2025 ancora una sfida a due»
«Il prossimo anno con Sinner e Alcaraz ci potrebbe essere anche Joao Fonseca per esempio: un grande talento in crescita rapida. Ha un po’ di Jannik e un po’ di Carlitos, ma è ancora un bimbo, glielo leggi negli occhi, lo vedi da certe reazioni che ha sul campo. Ha un buon team, dategli tempo. Se quest’anno arriva tra i primi trenta, sarà pronto per lo scatto futuro».
Anche Alcaraz a volte sembra ancora un bimbo?
«Sì, ha appena 21 anni ma ha già vinto moltissimo. E questo ti cambia dentro. Ma deve crescere nella continuità ed è un percorso complesso, molto personale. A confronto Sinner è già un uomo… l’ho visto allenarsi a Dubai. Continua a investire su se stesso. Aggiunge di continuo nuovi particolari importanti al proprio gioco, lo troverete migliorato. E’ una questione di mentalità. La sua è forgiata nel minerale più duro che vi sia».
Ancora uno scontro a due il prossimo anno?
«Direi di sì. C’è una disputa in atto tra i due, amichevole, ma molto seria. C’è anche la sfida personale. Sinner è davanti migliaia di punti, ma l’altro l’ha battuto tre volte. Poi il tennis è vario: ci saranno novità, nuovi inserimenti e qualche ritorno importante. Ma la trama saranno sempre loro due a scriverla».
Credi nel ritorno di Djokovic?
«Credo ci proverà. Non so quali risposte gli daranno il corpo e la mente. Il morso del cobra ce l’ha ancora».
Un salto in avanti, dicembre 2025: i primi cinque in classifica?
«Non vedo grandi cambiamenti. Sinner numero uno, davanti ad Alcaraz, ma molto più vicino a Sinner; poi Zverev, Medvedev e al quinto posto Rublev».
E Berrettini?
«Gli auguro il meglio, in Davis è stato splendido. Resta un tennista da grandi prestazioni, se ne infila subito qualcuna, ce lo ritroviamo come niente tra i primi quindici o venti. Continua a essere un vincente, malgrado i guai capitati. Sul filo di lana trova spesso il modo per finire davanti, sono doti rare».