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Spalletti: «Il Napoli è tornato a competere per lo scudetto, ha un allenatore fortissimo e un’identità»

Alla Domenica Sportiva: «Lobotka è il faro della squadra, è determinante come dev’esserlo chi gioca in quella posizione»

Spalletti: «Il Napoli è tornato a competere per lo scudetto, ha un allenatore fortissimo e un’identità»
Dc Firenze 31/05/2024 - raduno Italia / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Luciano Spalletti è intervenuto nella serata di ieri alla Domenica Sportiva, noto storico programma del weekend che analizza la giornata di campionato appena conclusa (anche se oggi si giocheranno altre due gare ndr). Nel salottino Rai gli sono state poste diverse domande e spunti di riflessione sul nostro campionato e sulla sua ex squadra, il Napoli, ora al secondo posto in classifica con 38 punti in 17 giornate di campionato.

Spalletti: «Conte allenatore fortissimo, come l’ambiente di Napoli»

Di seguito un estratto del suo intervento su Rai 1:

Su Dybala:

«Dybala, lo sanno tutti, è un giocatore che può far girare una squadra intera perché ha tecnica, relazionalità con tutta la squadra e qualità ogni volta che gli capita la palla sul piede. Ha confidenza con il gol. Gli manca solo un po’ di struttura, un po’ di fisicità, ma è un calciatore top. La Roma deve tenerselo? È difficile poterlo dire per me, io so che Dybala è un calciatore forte e, per una squadra che ha da costruire una mentalità forte, calciatori come lui è bene tenerseli.»

Su Pellegrini:

«La situazione che sta vivendo la Roma, probabilmente, non lo aiuta: è un calciatore che ha qualità, dovrebbe sviluppare bene in un contesto di classifica differente, adesso la Roma deve pensare a portare a casa dei punti e diventa più operaia in tante situazioni per poi esibire la qualità di alcuni calciatori. Pellegrini è un giocatore sotto osservazione in questo momento come lo è stato precedentemente.»

Sul Napoli:

«Il Napoli è di nuovo sulla strada per andare fino in fondo e lottare per lo scudetto. Sta facendo un grande campionato, si vede un’identità di squadra ben precisa, sono forti e hanno un allenatore forte e un ambiente fortissimo. Lobotka? È uno di quelli che ha determinato molto: chi gioca in quel ruolo deve essere il faro della squadra, e lui lo è.»

Sulla Nazionale:

«Ho chiamato molti centrocampisti, perché un giocatore di questo reparto ha di suo la disponibilità a creare una squadra forte, è sempre in sintonia con tutto ciò che ha intorno, è sempre disposto a dare una mano a chiunque perché è nel mezzo del gioco. La Germania è una squadra forte, e tosta, ma noi vogliamo giocare queste partite e portarcele a casa.»

Su Chiesa:

«Va oltre l’ostacolo da solo: crea situazioni di vantaggio per la squadra, prende, ti guarda negli occhi, va di là e offre situazioni da solo. Ma è chiaro che deve cominciare a giocare con più continuità. Se avrebbe fatto bene a rimanere in Italia? Non lo so, ma forse ora avrà conoscenze che gli serviranno per crescere ancora.»

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