A Repubblica il portiere del Parma: «In Giappone è famosissimo Ficcadenti. L’espulsione di Napoli? Su sarei dovuto stare più attento»
Stasera (alle 18.30) c’è Inter-Parma e Repubblica, con Franco Vanni, intervista Suzuki il portiere del Parma.
Ventidue anni, un metro e 90 per 90 chili, nato a Newark negli States e cresciuto a Saitama: sua madre è giapponese, suo padre è americano di origini ghanesi.
«Sono nato in New Jersey, ma mi sento giapponese al cento per cento».
Contro il Napoli l’hanno mandata fuori per somma di ammonizioni, dopo un intervento durissimo su David Neres.
«Stavamo giocando bene. Un dispiacere enorme. Il primo giallo, per presunta perdita di tempo, nemmeno lo commento. Ma su Neres sarei dovuto stare più attento».
Il portiere dell’Inter, Yann Sommer, per allenare i riflessi si in allenamento utilizza occhiali speciali.
«Li uso anche io, sono utili. Come i BlazePod, pulsanti luminosi. E il sistema Neurotracker, che proietta su uno schermo palle in movimento. Viva la tecnologia».
Suzuki dice che in Giappone Ficcadenti è popolarissimo
Fabio Pecchia, allenatore del Parma, nel 2018 ha lavorato all’Avispa Fukuoka.
«Anche Valerio Visconti, il nostro preparatore dei portieri. Entrambi hanno nostalgia del cibo giapponese. Sanno dire poche parole nella mia lingua, e una di queste è sushi».
In Italia se ne trova di buono?
«Non l’ho mai provato. I miei compagni insistono per portarmi a provarlo, ma non me la sento. In Giappone so che il sushi è di qualità, qui temo sorprese, sono sincero».
Lei in italiano cosa sa dire?
«Poco, ma sto studiando. La mia parola preferita è animale . Me lo dicono i compagni quando faccio una bella parata. Zion sei un animale! Un bel complimento».
Chi sono i calciatori e gli allenatori italiani più amati in Giappone? Sono passati di lì Zaccheroni, Schillaci, Massaro …
«Massimo Ficcadenti, ex centrocampista di Verona e Torino. Ha allenato per tanti anni da noi, è popolarissimo, è spesso in tv».