Intervista a Libero: «Poi ha scelto il tennis e mi sembra abbia fatto bene, no? Di atleti come lui o Tomba ne nascono uno ogni 30 anni»
Thoeni: «Sinner da bambino andava come un treno sugli sci. Sofia Goggia è bionica»
Gustav Thoeni, fuoriclasse dello sci negli anni Settanta, intervistato dal quotidiano Libero.
Gustav Thoeni, lei fu leader della mitica Valanga Azzurra: da leggenda dello sci, cosa pensa del fenomeno Sofia Goggia?
«Che è bionica: (…) (…) a 10 mesi da un terribile incidente per il quale molti si sarebbero ritirati, cosa ha fatto Sofia? Ha rivinto una gara di coppa del mondo. Ma non uno slalom, un SuperG. E dopo il secondo posto in libera di 24 ore prima».
E come ha vinto…
“Da grandissima, ha avuto solo una piccola incertezza su un saltello ma non ha perso mai velocità ed è scivolata via come prima dell’infortunio. Questo è il segnale più bello».
La danno sempre per finita e lei rinasce. Dettaglio da…
Thoeni: «Da fuoriclasse assoluta. Campioni ce ne sono tanti nello sport, fuoriclasse pochi. Chi inizia a sciare ora dovrebbe tenerla come esempio».
Sofia in tre aggettivi.
«Talentuosa, forte atleticamente, cocciuta nel senso buonissimo del termine».
Dopo il ritiro incappò, nelle vesti di allenatore, in un certo Alberto Tomba.
«Lui di città e io di montagna, lui estroverso e io introverso. Ci siamo adattati facendo un patto per gli allenamenti mattutini: Gustav, mi disse Alberto, all’alba no, facciamo un’oretta dopo e smettiamo un’ora dopo? La verità è che di atleti come Alberto o come Sinner ne nascono uno ogni 30 anni».
Lo sa che Sinner ha iniziato con lo sci?
«Certo, è nato in Val Pusteria e andava come un trenino fra le porte. Poi a 7-8 anni ha scelto il tennis e mi sembra abbia fatto bene, no?».