Rendere meno insidiosa la Stelvio è molto complicato. Il direttore tecnico della Coppa del Mondo: «Polemiche strumentali, a Bormio piazzati venti km di reti: come fare di più?»
“L’ultimo «bollettino infortunati» della Coppa del Mondo di sci a Bormio ha lasciato il segno“, scrive il Corriere della Sera. Sarrazin, Zazzi, Caviziel e altri sciatori. Ecco allora che si pensa a qualche modifica per rendere più sicura la pista ma non mancano le polemiche.
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Per Milano-Cortina 2026 si vuole rendere la pista di Bormio meno insidiosa
Scrive il Corriere dello Sport:
“Tema, allora: in vista dei Giochi olimpici come rendere meno insidiosa la Stelvio, che ospiterà le gare maschili? Svolgimento: è molto complicato, sia perché di mezzo ci sono le condizioni meteo, non prevedibili a un anno e più di distanza, sia perché stiamo parlando di una delle piste più toste del circuito della neve. La natura l’ha fatta in quel modo, quindi o pialli la montagna o te la tieni così. Però, pensando a Milano-Cortina 2026, qualcosa si potrà fare“.
La proposta:
“Si potrebbe ricorrere a qualche escamotage, come abbassare lo start — non è da escludere che discesa abbia la stessa partenza del superg, riducendo il percorso rispetto ai canonici 3250 metri — e/o «limare» dei punti critici. «Noi faremo il possibile per mettere tutti nelle condizioni di competere in sicurezza, ma le decisioni tecniche e l’omologazione competono alla Federazione internazionale» dicono dal comitato organizzatore dei Giochi in arrivo“.
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«La Stelvio è stata allargata e resa più sicura, abbiamo completato lavori per 11 milioni»
Non mancano però le polemiche. “L’altoatesino Markus Waldner, direttore tecnico della Coppa del Mondo: «Sono arrabbiato per certe polemiche strumentali, a Bormio per tre km di pista ne sono stati piazzati venti di reti: come fare di più?». Gli fa eco, entrando nei dettagli, Fabio Saldini, commissario del Governo nonché a.d. di Società Infrastrutture Milanocortina. «In vista di queste gare di Bormio e soprattutto dei Giochi 2026 abbiamo completato lavori per 11 milioni di euro. La Stelvio è stata allargata e resa più sicura con reti di tipo A ad alta resistenza e di tipo B per le zone di minore velocità. Sono le misure più avanzate che si possano adottare. La sicurezza degli atleti viene al primo posto»”.
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