Impossibile coprire così tanto calcio in profondità. “Ho avuto sensazioni di Fomo (“paura di essere tagliati fuori”) calcistica. “
Thom Gibbs definisce la serie di partite di Champions di ieri sera un “buffet all-you-can-eat“. C’è a chi piace e a chi no. A Gibbs, per esempio, non è piaciuto. “L’unica cosa più confusa delle permutazioni per la mega-lega da 36 squadre è stata capire dove guardare tutte le 18 partite simultanee”. Per il giornalista del Telegraph è stata una “Mission impossible” tra la miriadi di canali “che richiedono codici di protezione dei minori e il permesso del pagatore della bolletta per guardare senza restrizioni“.
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Se in Italia la Champions è trasmessa da Sky e da Amazon Prime, in Inghilterra la scelta è varia. Tra queste l’app Discovery+ dove le partite erano “accessibili senza intoppi dopo aver scansionato un codice QR dalla tv su un telefono, inserito un codice di accesso a sei cifre, disconnesso e poi ricollegato“. Insomma, un iter per nulla semplice. “I miei pensieri e le mie preghiere vanno alle migliaia di bambini in tutto il paese chiamati a svolgere il loro ruolo di supporto tecnologico genitoriale“, scrive Gibbs.
La nuova Champions: “impossibile coprire così tanto football simultaneo con profondità o significato”
Bella la diretta delle 18 partite, la diretta gol, la versione aggiornata di “Tutto il calcio minuto per minuto”. Ma ci sono anche “momenti spiacevoli come rinunciare all’Aston Villa appena prima che segnassero per guardare i giocatori del Real in attesa che un po’ di nebbia si diradasse prima di poter dare il calcio d’inizio“.
“Tentare di seguire un filo narrativo è stato impegnativo. È impossibile coprire così tanto football simultaneo con profondità o significato“.
Gibbs poi va nelle pieghe del calcio moderno. Il Var spesso ha tradito i telecronisti visto che la grafica in tv segnalava, ad esempio, il rigore dell’Inter e il telecronista aspettava la conferma dalla regia. «Non credo che ci siano molte probabilità che venga annullato». “No, probabilmente no, dato che il tuo grafico ci ha appena detto che l’Inter è in vantaggio per 1-0“.
“Non c’è dubbio che guardare i gol segnati sia fantastico, ma la loro regolarità e il tentativo di mescolare il commento con le chiacchiere da studio sono stati vertiginosi. Non c’è stato un momento in cui le immagini non corrispondevano alle parole, il video si è interrotto o c’è stata confusione su ciò che stavamo vedendo. Eppure, affinché questa fase a gironi allargata catturi l’immaginazione del pubblico, queste serate devono essere spettacolari sia a livello sportivo che tecnico”.
“In un certo senso, mi è sembrato poco soddisfacente, provocando sensazioni di FOMO (“paura di essere tagliati fuori”) calcistica. È simile (immagino) all’essere ubriachi a un festival musicale quando tre delle tue band preferite suonano contemporaneamente: un sacco di girovagare a tutta velocità, fare tutto e non provare niente. Dopo un’ora ho tentato un tour veloce di ogni partita e mi sono imbattuto per caso nell’audace tentativo di Sky Sports di mettere in ombra i suoi rivali: Barrow contro Doncaster (partita di seconda lega inglese, ndr). In qualche modo, ha catturato la mia attenzione più del sogno febbrile di Aleksander Ceferin. In quei minuti di azione beatamente poco esaltata della League Two (la Serie D britannica, ndr), ho perso due gol della Champions League. Non sembrava così importante“.