Sul Guerin Sportivo: “L’applicazione e la dedizione assoluta sono le armi con le quali ha riscattato una infanzia di povertà”.
Frank Anguissa si è fatto notare ieri in campo contro il Verona per aver messo a segno il secondo gol del Napoli e anche per la sua dedica al giovane Daniele, recentemente scomparso. Il centrocampista camerunese è al suo secondo gol in questa stagione e sembra essere ritornato ai ritmi del Napoli di Spalletti che ha vinto lo scudetto due anni fa.
Sul Guerin Sportivo Mimmo Carratelli tesse le lodi del calciatore oramai trentenne che cominciò a giocare grazie a Bielsa al Marsiglia.
“Zambo ha la maestosità della figura, il lavoro oscuro di difensore aggiunto, l’obbligo d’essere un maratoneta inesausto e il guizzo imprescindibile di inventare l’assalto a sorpresa, la percussione vigorosa e il tiro perentorio. Il lavoro è il suo mestiere, l’applicazione e la dedizione assoluta sono le armi con le quali ha riscattato una infanzia di povertà entrando nel mondo del pallone in punta di piedi, unica risorsa il talento di una forte tenacia, unico dono l’offerta incondizionata delle sue energie”.
“La maturità dei trent’anni ne ha affinato il senso tattico. Anguissa è uno dei giocatori più affidabili nella “rosa” di Conte. Un leader nello spogliatoio. Un magnifico totem africano con la faccia da duro, il naso imperiale e il passo sicuro che arricchiscono il suo carisma. «Sono nato povero e ho avuto una gran voglia di arrivare per regalare ai miei figli un destino migliore. È stato importante venire a giocare in Europa quando avevo 19 anni. È cambiato tutto». È la straordinaria sintesi che Anguissa fa di se stesso.
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Mamma Juliette può essere orgogliosa di questo suo figlio che è entrato in un mondo di spavaldi col passo semplice di uomo avveduto e generoso avendo a mente la missione del suo riscatto senza strabiliare, ma con l’impegno quotidiano, disciplina e lealtà, le doti di un ragazzone d’Africa che sa farsi voler bene e vale per quello che è, la forza dei muscoli mossa da un cuore grande”.