La campagna NoMoreRead. “Questo movimento mira a denunciare i crimini con armi da taglio di cui sono spesso vittime i giovani inglesi”
In Inghilterra, in Premier League, ci ricordano che le questioni di violenza giovanile non sono un fatto tutto italiano. Né tantomeno un fatto campano. L’Arsenal ha proprio oggi vestito i colori del bianco – colore del candore, dell’innocenza – per protestare contro i delitti da arma da taglio, molto frequenti nel Regno Unito soprattutto nei confronti di giovani ragazzi/e. In occasione della sfida di FA Cup contro lo United (anche gli ospiti non hanno indossato la loro classica maglia rossa, chissà se come condivisione di valori ndr) i Gunners hanno voluto dunque continuare la campagna NoMoreRed già portata avanti nelle quattro stagioni precedenti.
L’Arsenal in bianco per la campagna “No More Red” (Le Parisien)
Di seguito quanto riporta Le Parisien:
“Perché contro lo United i Gunners hanno indossato questa divisa speciale? I londinesi partecipano alla campagna “No More Red”, (ovvero “Mai più rosso” in italiano ndr). Questo movimento mira a denunciare i crimini con armi da taglio di cui sono spesso vittime i giovani inglesi. Recentemente, Keylan Bokassa è stato accoltellato martedì 7 gennaio all’età di 14 anni, mentre si trovava in un quartiere a sud di Londra. La tragedia ha scosso l’Inghilterra. L’Arsenal aveva già indossato divise completamente bianche nelle ultime tre stagioni nell’ambito della stessa campagna.
«Questo pomeriggio supporteremo nuovamente la nostra campagna No More Red» ha spiegato Martin Ødegaard sul sito ufficiale del club. «È la quarta stagione che indossiamo il kit No More Red per sottolineare il nostro impegno nel proteggere i giovani dai crimini con coltelli e dalla violenza giovanile.»
«Come capitano, sono molto orgoglioso di ciò che il club fa nella comunità per creare spazi sicuri dove giocare a calcio, offrire maggiori opportunità di connessione e promuovere modelli positivi» ha aggiunto. «I giocatori si sono nuovamente avvicinati ai progetti locali che sosteniamo e, indossando di nuovo questa divisa oggi, spero che si possa attirare ancora più attenzione su questi temi.»