Il centrocampista danese arriva dal Bournemouth in prestito con diritto di riscatto a 10 milioni. Sostituirà Folorunsho, approdato alla Fiorentina.
Philip Billing è ufficialmente un nuovo calciatore del Napoli.
Il centrocampista danese classe 1996 arriva dal Bournemouth in prestito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni.
E’ arrivato anche l’annuncio del club di Aurelio De Laurentiis, che cercava il sostituto di Michael Folorunsho, approdato alla Fiorentina.
“La SSC Napoli comunica di aver acquisito dall’Athletic Football Club Bournemouth le prestazioni sportive di Philip Anyanwu Billing con la formula del prestito con diritto di riscatto“.
The pic of Philip #Billing’s signing with #Napoli. Deal completed by the intermediary Giacomo Crnjar. #transfers pic.twitter.com/WpR46e05Tk
— Nicolò Schira (@NicoSchira) January 12, 2025
E infine anche il tweet presidenziale:
Benvenuto Philip!
— AurelioDeLaurentiis (@ADeLaurentiis) January 11, 2025
Il Telegraph elogia Billing: al Bournemouth porta calma in campo, dà fiducia ai compagni
Ad aprile 2023, fu l’uomo partita di una vittoria della sua squadra contro il Leicester. E il Telegraph scrisse:
Al King Power Stadium, oggi un giocatore era fisicamente e mentalmente superiore a tutti gli altri: Philip Billing, il talismano del Bournemouth. E’ stata la seconda partita decisiva per lui nelle ultime settimane, dopo una buona prestazione contro il Liverpool. «E’ stato eccellente, lo è da un po’ in realtà. Oggi ci ha aiutato con il gol» dichiara il tecnico Gary O’Neil. Un giocatore capace di mischiare qualità e velocità di pensiero. Mancino, la sua precisione al tiro lo colloca tra i primi 20 giocatori della Premier League. Ha operato bene sia dietro la punta, da numero 10, in un 4-4-1-1, sia da mezz’ala sinistra in un centrocampo a 3, ruolo in cui ha iniziato la stagione.
Le sue qualità difensive, nonostante giochi ora più avanzato, rimangono indiscutibili: ha rubato palla 4 volte al Leicester, recuperando una mezza dozzina di palloni. C’è chi lo ama e chi lo odia. Alcuni lo criticano perché ha giocato in club che poi sono retrocessi, contribuendo con pochi gol. Ma due anni in Championship gli hanno permesso di crescere lontano dai riflettori. Stilisticamente sembra più un Pogba che un Fellaini. I suoi tecnici ritengono che lavora sodo e che ha tanta qualità, porta calma in campo e dà fiducia ai compagni.