Alla Gazzetta: «Sinner a volte sembra più saggio di noi, è ancora lontano dai numeri di Andre, lui è stato un grande campione, ha vinto otto Slam e l’oro olimpico»
La gazzetta dello Sport riporta le parole di Darren Cahill, coach che Sinner saluterà a fine stagione. Dopo la sua vittoria in semifinale degli Australian Open, Cahill ha parlato anche del suo possibile sostituto. «È molto giovane, ma a volte sembra più saggio di noi. Non siamo sorpresi di vederlo di nuovo in finale, il suo livello è altissimo da mesi, ma qui in Australia sembra essere ancor più forte».
Cahill: «Sinner è ancora lontano dai numeri di Agassi»
Il coach australiano lascerà a fine stagione, ma non vuole parlarne: «Jannik ha voluto dirlo, ma io non ho intenzione di parlare di me. Il protagonista qui è lui».
Non lasciano indizi, né Cahill, né Vagnozzi. Ma qualche suggestione si può comunque ipotizzare. “La lunga chiacchierata che Darren e Jannik hanno fatto con Andre Agassi ieri all’ora di pranzo” può già dirci qualcosa. «In alcune cose sono simili – spiega “papà Darren” – in altre totalmente diversi. È impossibile avere due giocatori uguali, vedono e affrontano un match allo stesso modo. Ho parlato con Andre, è un fan di Jannik, lo stima e ama il suo stile di gioco. Mi piace sempre sentire la sua opinione sul modo di giocare di Jannik e su quelli che possono essere i suoi margini di miglioramento. Andre è stato un grande campione, una leggenda di questo sport, ha vinto otto Slam e l’oro olimpico. Jannik è ancora lontano da questi numeri ma è sulla strada giusta per provare a imitarlo».
McEnroe: «Io coach di Sinner? A tempo pieno no. Part time, però, perché no?»
Il Corriere della Sera ha intervistato John McEnroe a proposito delle voci che dicono sarà il nuovo allenatore di Sinner.
Per caso sarebbe interessato a quel ruolo che Cahill lascerà vacante?
«Ahahaha… A tempo pieno no: significa stare fuori da casa 35-40 settimane all’anno, non fa per me. Se fosse un impegno part time, però, perché no? Jannik ha un anno davanti per scegliere e riorganizzarsi. Farà colloqui con Ivanisevic, Ljubicic, con chi crede. Escludo, per la mentalità che ha, che l’addio di Cahill possa condizionarlo. Hanno lavorato insieme più di tre anni, sentire una voce nuova gli farà solo bene».