Sul Giornale: “lui ha fatto lo stesso con con i dirigenti di Juventus, Federcalcio, Chelsea, Inter e Tottenham”
L’elenco di quelli che non amano Antonio Conte è lungo. Sul Giornale ne troviamo uno, la voce controcorrente di Tony Damascelli che scrive del tecnico del Napoli che nella conferenza stampa di ieri ha parlato del caso Kvaratskhelia. Damascelli, riprendendo le parole del mister, spiega perché per lui si tratta di un “bluff astuto”.
Conte con i dirigenti delle sue vecchie squadre ha fatto peggio di Kvara
Scrive Damascelli sul giornale dopo aver elencato le frasi con cui Conte ha spiegato il caso Kvara e la sua intenzione di andare via, ad esempio il passaggio
«Sono deluso, mi sono reso conto che è stato un fulmine a ciel sereno e faccio un passo indietro. Non vorrei mai che un domani se dovesse rimanere pensasse che l’ho incatenato qui. L’ho fatto l’estate scorsa pensando di convincerlo della bontà del progetto ma evidentemente non ci sono riuscito. Perdiamo un calciatore importante».
Damascelli prosegue:
“Quasi affranto, ha detto Antonio Conte spiegando il caso di mercato del Napoli. Ora basterebbe sostituire il cognome di Kvaratskhelia con quello di Conte e si capirebbe il bluff astuto dell’allenatore salentino che, come il georgiano, così, se non peggio, si è comportato da allenatore con i dirigenti di Juventus, Federcalcio, Chelsea, Inter e Tottenham, convinte tutte di convincerlo della bontà del progetto, invece una delusione, un passo indietro e un nuovo stipendio in avanti“.
«Kvara vuole andare via. Sono rimasto deluso, non possiamo incatenare nessuno»
Il tecnico del Napoli Antonio Conte in conferenza stampa dalle 14.30 per presentare il match contro l’Hellas Verona, previsto per domani sera alle 20.45.
Conte: «Siamo nati pronti».
«Rispondo, non mi sono mai sottratto a domande scomode. Se parlo, è perché dico la verità. Altrimenti preferisco tacere. È inevitabile che stiamo parlando di un calciatore importante, Quest’estate, visto che c’erano le partenze di Zielinski e Osimhen, volevo avere anche delle certezze tecniche. Ci può essere tantissimo lavoro ma devi avere la qualità dei calciatori. Ho preteso che alcuni venissero confermati. Tra questi c’era Kvaratskhelia, aveva chiesto di essere ceduto in estate. Non era l’unico ad aver chiesto di essere ceduto. Ci si dimentica troppo facilmente. Sei mesi fa ho dovuto convincere calciatori fondamentali a rimanere, tanti volevano andare via. Ci ho lavorato e sono molto contento a essere riuscito a tenere calciatori che volevo tenere e anche loro sono contenti.
Kvara ha chiesto al club di essere ceduto, senza giri di parole. Anche io ho chiesto, mi è stato riferito questo, lui me lo ha confermato. Personalmente provo una grade delusione, sono stato sei mesi sia con Kvara, facendolo sentire al progetto, facendogli vedere che si poteva fare qualcosa di importante, e anche lavorando col club perché c’era un contratto che doveva essere rinnovato. Dopo sei mesi siamo tornati all’inizio. Grande delusione, significa che anche io non sono stato così incisivo a convincere le parti ad andare avanti insieme. Mi trovo in un punto in cui devo fare un passo indietro. on posso tenere con le catene chi non vuole rimanere. L’ho fatto questa estate. Mi sono reso conto che non ho convinto le parti. Il problema è tra di loro. Io non l’ho incatenato, non ho posto il veto. L’ho fatto quest’estate. Forse in maniera presuntuosa pensavo di convincerlo della bontà del progetto. Andiamo a perdere un giocatore importante».