Il Napoli merita soltanto complimenti, chiedere di più è un esercizio puramente dialettico sganciato dalla realtà
Conte ha perfettamente ragione a stupirsi di fronte a certe critiche (Gazzetta)
Ormai il Napoli è un caso a livello nazionale. L’enorme distanza tra la realtà dei fatti e le considerazioni di alcuni tifosi (diciamo anche tifosotti) e giornalisti, fa riflettere. Oggi la Gazzetta, con Alessandro Vocalelli, scrive a proposito delle dichiarazioni dell’altro giorno di Antonio Conte: «Non so cosa vi aspettavate da questo Napoli».
Ecco cosa scrive la Gazzetta dopo la vittoria per 0-3 a Firenze:
Il campionato aspettava uno squillo di inizio anno? Eccolo, fortissimo. Il Napoli non ha infatti deluso i propri tifosi, lanciando nel frattempo un chiaro messaggio alla concorrenza. Perché vincere 3-0 a Firenze, su un campo difficile, non è assolutamente cosa da poco. Come non è da poco chiudere, al famoso giro di boa, in testa alla classifica, con 44 punti all’attivo. Ha insomma perfettamente ragione Conte a mostrare il proprio stupore di fronte a certi discorsi, non chiamiamole critiche, su possibili rimpianti. Chiedere di più al Napoli è un esercizio puramente dialettico, sganciato da una realtà che è sotto gli occhi di tutti e – alla luce di quanto sta succedendo da altre parti – dovrebbe suggerire soltanto complimenti. È un caso, secondo voi, che al vertice ci siano le altre due squadre (Atalanta e Inter) che non hanno cambiato allenatore e mezza squadra? È un caso, secondo voi, che a soffrire di più, a non essersi ancora orientate nella bussola del campionato, siano invece le due squadre (Juve e Milan) che, oltre a scegliere una nuova guida tecnica, hanno anche operato pesantemente nell’organico?
Conte e il Napoli rappresentano un’eccezione
Ecco, il Napoli e Conte da questo punto di vista sono un’eccezione. Partiti con un nuovo progetto cinque mesi fa, hanno trovato in fretta stabilità e continuità, piazzandosi in testa alla classifica, con un dato che dovrebbe far riflettere: appena dodici gol incassati, miglior difesa del campionato. Senza contare che Conte ha finora fatto meglio rispetto al primo anno di Sarri e Spalletti.