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Danilo rincara la dose: «Alla Juventus hanno smarrito l’aspetto umano negli ultimi sei mesi»

Alla presentazione con il Flamengo: «Non credo valga la pena fare nomi. Gli ultimi risultati sono dovuti alla perdita di questa cura dei dettagli, del lato umano»

Danilo rincara la dose: «Alla Juventus hanno smarrito l’aspetto umano negli ultimi sei mesi»
Cm Torino 30/12/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Roma / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Danilo Luiz da Silva

Danilo nel corso della conferenza stampa di presentazione al Flamengo rincara la dose contro la nuova dirigenza juventina e non nasconde tutta la sua amarezza e la sua delusione per l’addio alla Juventus. La Gazzetta ripropone le sue dichiarazioni.

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Danilo: «Non credo valga la pena fare nomi»

In conferenza l’ex difensore e capitano della Juve ha dichiarato:
«La Juventus è stato probabilmente il club più importante della mia carriera. Ho costruito una storia meravigliosa con i tifosi, i giocatori e la città, dove sono stato molto felice per cinque anni e mezzo. Negli ultimi tempi, con i cambiamenti interni e una certa programmazione probabilmente hanno capito che non ero adatto, ma non per motivi calcistici. Questo mi ha dato fastidio e fatto soffrire. Dal momento in cui ho avuto questa difficoltà, che non aveva nulla a che fare con le mie capacità in campo, ho capito che era arrivato il momento di cercare nuovi orizzonti perché questo mi faceva soffrire molto, e ho capito che dovevo andare in un posto in cui stare meglio».

Alla domanda sulle ragioni della difficoltà degli ultimi mesi, spiega:
«Ho sofferto molto, non credo valga la pena fare nomi. Ho scritto una lettera in cui ho parlato con il cuore e che dice molto di quello che penso in questo momento della Juventus, che tifo e tiferò per il resto della mia vita, perché ci sono stati momenti incredibili e magici. La Juventus è sempre stata famiglia, è sempre stata l’uno per l’altro, è sempre stata la cura dei dettagli e l’aspetto umano. E questo si è un po’ smarrito negli ultimi sei mesi e credo che gli ultimi risultati ed eventi siano dovuti in gran parte alla perdita di questa identità, la famiglia, la cura dei dettagli, la cura del lato umano dei giocatori, delle persone che ci lavorano. Se al più presto si tornerà su questa strada, i risultati torneranno».

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