De Laurentiis ha voglia davvero di scommettere molto forte sul futuro? Un indizio (negativo) c’è già: l’addio a Castel Volturno è slittato a data da destinarsi
De Laurentiis a 75 anni ha la forza per investire su stadio e centro sportivo? (Repubblica)
Repubblica, con Marco Azzi, prova a ragionare sul 2025 del Napoli. Non dal punto di vista sportivo ma da quello strategico. Il Napoli ha fermi nel cassetto i due progetti (virtuali) di stadio e centro sportivo. Che sono fondamentali per il salto di qualità del club. Repubblica si chiede se De Laurentiis avrà la forza di intraprendere questa strada considerando anche la sua età (75 anni). Aggiungiamo che le storie parlano, quelle delle persone come quelle dei club. Se in vent’anni il Napoli non ha mai effettuato un investimento dal punto di vista immobiliare, una motivazione ci sarà. Vedremo.
Scrive Repubblica:
L’anno che verrà – sarà fondamentale però specialmente per il futuro della società, al bivio epocale del ventennio double face dell’avventura di Aurelio De Laurentiis: inappuntabile per la gestione economica e per i risultati di grande prestigio conquistati sul campo, ma assai deficitaria per quanto riguarda gli investimenti nelle strutture, vitali per garantire al club un ulteriore e definitivo salto di qualità.
Guai a cullarsi troppo sulla rinascita in campo del Napoli, insomma, che rischia (concentrando l’attenzione sul presente…) di diventare quasi in un boomerang, se di pari passo non ci saranno gli attesi investimenti di De Laurentiis per l’acquisizione di beni strumentali: indispensabili per l’accesso a nuove fonti economiche di sostentamento.
Le strade davanti al presidente all’inizio del 2025 sono infatti due: gestire il club con i collaudati metodi conservativi degli ultimi 20 anni o cambiare strategia con una svolta radicale e allo stesso tempo urgente, visto che per pensare in grande serebbero indispensabili l’acquisizione di uno stadio e pure la realizzazione del centro sportivo di proprietà. Il calcio in affitto a livelli alti è ormai superato e si impone un cambio di rotta. Se non ora, quando?
De Laurentiis comprò il Napoli nel 2004
I due progetti necessitano la immissione extra di denaro e si tratta di capire se il presidente è pronto ad alzare l’asticella, intervendo con le sue risorse o (in parte) con la vendita del Bari.
De Laurentiis quando comprò il Napoli nel settembre del 2004 aveva 55 anni e non ritenne necessario dotare neppure di un ufficio il club, che in città ha solo la sede legale in via Di Maio del Porto. Ora il presidente va per i 76 e dovrebbe invece fare un notevole sforzo economico per modificare la sua rotta, pur sapendo che l’acquisto dello stadio e la realizzazione ex novo di un centro sportivo richiederebbero giocoforza del tempo per ripagarlo delle ingenti spese da sostenere. Entrambi gli investimenti sono infatti sicuramente assai redditizi, ma a media e lunga scadenza. Per questo si tratta di capire se Adl ha voglia davvero di scommettere molto forte sul futuro. Un indizio (negativo) c’è già e arriva da Castel Volturno, dove sussurrano che il previsto addio degli azzurri è slittato a data da destinarsi.