Il piacere della vita agonistica fa sì che il serbo possa scontrarsi tra la rivoluzione di Sinner e Alcaraz e i tentativi di restaurazione.
Novak Djokovic è al momento impegnato nell’Australian Open, così come i suoi “successori”, ovvero Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.
Djokovic l’ultimo degli immortali: a 37 anni resiste alla nuova generazione
Il Corriere della Sera dedica un pezzo al serbo, che a 37 anni continua a resistere di fronte alla nuova generazione:
Il nuovo che avanza (è già avanzato), il vecchio che resiste. Lo scontro frontale tra la rivoluzione di Sinner e Alcaraz e i tentativi di restaurazione sprigiona scintille sotto il sole dell’Australia. Impavido resiste lui, Novak Djokovic, l’ultimo degli immortali che a 37 anni, 7 mesi e 24 giorni, con 185.541.164 dollari in soli premi nel portafoglio ha ancora voglia di infilarsi i pedalini bianchi e le braghe corte per fare a racchettate con i giovinastri del circuito: quattro set con il carneade indiano d’America Nishesh Basavareddy al primo turno, un altro set perso per strada con il portoghese Jaime Faria, n.125 del ranking, terraiolo di Lisbona spaesato sul cemento di Melbourne eppure capace di complicare la giornata a Highlander, ricorso alle sue doti di incantatore di serpenti per sopravvivere a due avversari che, insieme, fanno poco più dei suoi anni.
Le fatiche del serbo sono uno specchio riflesso dentro cui guardare se stesso ragazzo, moltiplicato nelle mille facce di un prisma che gli propone rivali che sono un palese tentativo di clonazione (lo stesso Sinner è dichiaratamente modellato sul gioco iper-moderno che l’ex numero uno ha imposto al mondo; poi Jannik ci aggiunge i suoi personalissimi talenti), Basavareddy lo ammira tanto da avere la sua foto sul profilo di whatsapp e l’avversario di terzo turno, il 21enne ceco Thomas Machac, è un vicino di casa nato tredici anni dopo, rispettoso del mito, certo, ma intenzionato a fargli la pelle. E’ il piacere a tenere in vita (agonistica) il Djoker. Con Murray si diverte un sacco, si conoscono da cinque lustri, Novak apprezza il british humor di Andy e quest’ultimo si strugge per Novak a bordo campo.