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È scioccante quanto Conte ha cambiato Napoli: erano nostalgici, ora lasciano andare Kvaratskhelia (Guardian)

Conte a Napoli ci ha ricordato ancora una volta la sua straordinaria capacità di piegare la realtà alla sua volontà

È scioccante quanto Conte ha cambiato Napoli: erano nostalgici, ora lasciano andare Kvaratskhelia (Guardian)
Napoli's Italian head coach Antonio Conte gestures during the Italian Serie A football match SSC Napoli against Bologna FC 1909, at the Diego Armando Maradona Stadium in Naples on August 25, 2024. (Photo by CARLO HERMANN / AFP)

Antonio Conte non è arrabbiato, solo deluso. “Ma prima di accusarlo del trucco più vecchio del manuale di genitorialità, dategli il tempo di finire il suo pensiero”, scrive Nicky Bandini sul Guardian. Perché Conte ha poi riformulato: “Non mi riferivo alla delusione provata nei confronti di un giocatore o del club, ma a me stesso. Ho pensato di poter fare breccia e influenzare questa situazione… forse sono stato un po’ presuntuoso”.

E invece no, scrive il giornale inglese. Perché “dopo aver vinto titoli di campionato con tre club in due nazioni, Conte può sentirsi autorizzato a credere in se stesso. Ci ha ricordato ancora una volta questa stagione al Napoli della sua straordinaria capacità di piegare una situazione alla sua volontà, sollevando una squadra che si è piazzata al 10° posto la scorsa stagione e riportandola in cima alla classifica della Serie A. La vittoria di domenica è stata un altro piccolo traguardo per ricordarci quanto velocemente ha ribaltato la situazione di questo club”.

E’ vero che “la presenza di Kvaratskhelia aveva contribuito ad attirare Conte al Napoli in primo luogo, una garanzia di continuità anche se l’altra stella Victor Osimhen era previsto che se ne andasse”. Ma ha comunque poi speso quasi 150 milioni di euro per gli ingaggi di Buongiorno, McTominay, Lukaku, Neres, Gilmour e Marín. “Kvaratskhelia è stato fondamentale per tutto questo”.

“Sullo sfondo, però, c’erano i commenti contraddittori del suo agente Mamuka Jugeli, che a giugno aveva detto a Sport Imedi che Kvaratskhelia voleva andarsene in Champions League. Con il contratto del giocatore in scadenza nel 2027, e ancora fissato allo stesso modesto tasso concordato quando è arrivato dalla Dinamo Batumi (il suo stipendio netto annuo dichiarato di 1,8 milioni di euro è meno di un terzo della cifra pagata a Lukaku), ci si aspettava che avrebbe seguito il percorso di Osimhen”.

“Forse l’incapacità del nigeriano di trovare un club quest’estate ha dissuaso Kvaratskhelia. O forse le idee di Conte non hanno veramente risuonato nel modo in cui immaginava”.

Il Guardian segnala che le prestazioni sono calate rispetto alla stagione dello scudetto. “Sta battendo il suo uomo molto meno regolarmente rispetto alle stagioni precedenti, i numeri di WhoScored mostrano solo 1,1 dribbling riusciti a partita, rispetto ai tre della scorsa stagione. Non è per mancanza di tentativi. Fotmob stima il suo tasso di successo a solo il 31,1% questa stagione, in calo rispetto a oltre il 50 della scorsa stagione”.

Parte della spiegazione potrebbe essere tattica. Il Napoli di Conte si è evoluto nel corso della stagione, abbandonando la difesa a tre e progredendo da quello che lui ha definito un 4-2-2-2 a qualcosa di più simile a un 4-3-3. Ma a volte c’è stata un’enfasi sul giocare sulla destra, una tendenza che può lasciare Kvaratskhelia isolato sulla sinistra. Un’altra teoria è che lo stile di gioco più impegnativo fisicamente di Conte e l’insistenza nel retrocedere stiano minando l’esplosività all’altra estremità”.

“Qualunque sia la ragione, c’è stata una crescente sensazione per il Napoli che Kvaratskhelia potrebbe non essere così indispensabile come una volta”. Complice anche la crescita di Neres. Il Guardian sottolinea che il Napoli ha comunque vinto tutte le partite che ha giocato senza il georgiano.

“La costanza del Napoli, anche senza il suo giocatore più dotato tecnicamente, è impossibile da ignorare. I suoi 47 punti finora sono solo sei in meno di quelli raccolti nell’intera stagione 2023-24”.

Ora, “Aurelio De Laurentiis è notoriamente testardo nel non far partire i giocatori per meno di quanto pensa che valgano, e difficilmente scoraggerà una guerra di offerte”. Ma, conclude Bandini, “l’elemento più scioccante potrebbe essere quanto Napoli, e il Napoli, sembrino impavidi. Non si tratta di un giocatore qualsiasi, ma di colui che hanno ribattezzato Kvaradona.  Ci sarà tristezza, e non poca amarezza, per la sua scelta di andarsene nel bel mezzo di una corsa al titolo, una scelta che non sarà mai dimenticata. Ma l’impatto di Conte è stato tale che una tifoseria che si aggrappa alle glorie passate potrebbe invece mantenere la concentrazione su questo presente“.

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