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Egonu: «A Parigi, prima della partita con l’Olanda, ho avuto un attacco di panico»

A Sportweek: «Velasco mi ha tolto tanta responsabilità, con Mazzanti a un certo punto non si lavorava più tutti per un unico obiettivo. L’Italia è un po’ razzista»

Egonu: «A Parigi, prima della partita con l’Olanda, ho avuto un attacco di panico»
Italy's #06 Monica de Gennaro and Italy's #18 Paola Ogechi Egonu celebrate after winning the women's volleyball gold medal match between USA and Italy at the South Paris Arena 1 in Paris during the Paris 2024 Olympic Games on August 11, 2024. (Photo by Patricia DE MELO MOREIRA / AFP)

Paola Egonu ha rilasciato un’intervista a Sportweek. Dopo l’oro in Nations League e l’oro ai Giochi di Parigi, è diventata la miglior pallavolista del mondo anche per Volleyball World.

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Egonu: «Velasco mi ha tolto tanta responsabilità»

«Devo imparare a mettermi come priorità», ci avevi detto tempo fa. Hai studiato?
«Ci ho lavorato. Da due anni una psicologa mi aiuta a gestire i piccoli fallimenti: non è importante quante volte cadi, ma quante riesci a rialzarti».

Il ricordo più bello dei Giochi di Parigi?
«Abbracciare alla fine Monica (De Gennaro), fare l’ultimo sospiro “ce l’abbiamo fatta”. E poi tutte le emozioni che riaffiorano, i pensieri che corrono a quello che è successo l’estate prima (quando dopo tanta panchina all’Europeo, le altre partono per il preolimpico e lei no, ndr), alle altre due Olimpiadi dalle quali si tornava a casa senza essere riuscite a dimostrare cosa eravamo in grado di fare».

Il momento più difficile?
«La mattina della partita con l’Olanda (finita 3-0 con qualificazione ai quarti e lei partita in panchina, ndr) ho avuto un attacco di panico forte. Sai quando l’unico pensiero che ti passa per la testa è “oddio, non ce la faccio”. Bello trovare le compagne, lo staff, il mio fidanzato lì a sostenermi. Ho sentito di nuovo quel calore che fa tanto bene».

Quanto è stato importante Julio Velasco?
«Mi ha tolto tanta responsabilità. Si è reso conto che avevo un carico emotivo sproporzionato rispetto alle altre. Ed è riuscito a farmi tornare a giocare serena».

Hai sofferto senza la maglia azzurra? La risposta di Egonu:
«Tanto. c’era una battaglia dentro di me: Paola contro Egonu. Egonu è quella che vuole sempre giocare, è onorata di indossare la maglia azzurra. Ma Paola era ferita. Ero combattuta: devo continuare come vuole Egonu o devo dare spazio e tempo a Paola per guarire e tornare?».

Cosa si era rotto con il ct Mazzanti?
«Credo che a un certo punto non si lavorasse più tutti per un unico obiettivo. Penso che sia stato il problema principale».

L’Italia è un po’ razzista?
«Un po’ lo è».

Dopo Sanremo, «Ho smesso di dire la mia perché non riuscivo a far arrivare ciò che provavo davvero. Ci voglio riprovare, forse per non essere fraintesa devo raccontarmi di più».

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