Il Napoli dovrà compensare quest’anno senza Europa, ma difficilmente resterà fuori il prossimo. Rischia invece il Barça. Delle inglesi, il Chelsea è messo peggio
La Gazzetta dello Sport scrive della quarta fase del Fair Play Finanziario della Uefa. Tra febbraio e marzo partiranno le prima sanzioni. Fortunatamente non riguardano nessun club al momento. L’unica a rischiare è la Roma. Poi occhio ai club di Premier League e al Barcellona.
Il Fair Play Finanziario ha fatto bene ai club italiani
Scrive la Gazzetta:
Il Fair Play, con limiti, errori, favoritismi, ha salvato il calcio. Si poteva fare di meglio, ma era come la democrazia per Churchill: il peggior sistema possibile, esclusi tutti gli altri. Ora siamo nella quarta fase. Le prime sanzioni sono in arrivo tra febbraio e maggio. La buona notizia è che non riguardano le italiane. Una soltanto ha i conti in vera sofferenza: la Roma. Un’altra dovrà sistemarli, ma ha cominciato: la Juve. Le altre stanno tutte bene.
“Siamo usciti dalla zona rossa dei controlli Uefa. Quelle in emergenza sono le ex ricchissime inglesi. Il Barça naviga a vista, il Lione può fallire, il Psg è diventato integerrimo. Un nuovo ordine europeo è all’orizzonte”, aggiunge la Gazzetta.
Come cambierà ?
La Gazzetta continua:
Il Fair Play finanziario è entrato nella quarta fase, indispensabile dopo gli anni della pandemia potenzialmente devastanti. Lo slogan non è «spendi quanto incassi» ma «spendi quanto puoi permetterti». In sintesi, il nuovo sistema si articola in quattro punti. 1) Lotta ai debiti, da pagare entro 90 giorni, con sanzioni immediate per chi sgarra. 2) Deficit triennale massimo di 60 milioni. 3) Spesa per stipendi, commissioni degli agenti e mercato fino al 70 per cento dei ricavi: un “salary cap” globale, perché quello per gli stipendi in Europa non è legale. 4) Sanzioni progressive in base alle violazioni e predefinite: i club sanno già a cosa vanno incontro.
Italiane a posto Lazio, Fiorentina, Napoli, Atalanta e Bologna sono più che virtuose: conti a posto, spese nei limiti, entrate che migliorano grazie anche alle coppe. Il Napoli dovrà compensare quest’anno senza Europa, ma difficilmente resterà fuori il prossimo.
La situazione complessa è quella della Roma: oltre 600 milioni di debito e 81 di deficit nell’ultimo anno. Il problema è che il club dei Friedkin non riesce a rispettare i parametri intermedi del settlement. Rischia invece il Barça che ha perdite forti e non può iscrivere a bilancio tutti i 600 milioni dalla vendita di parte di diritti tv e merchandising dei prossimi 25 anni (da spalmare). Delle inglesi, il Chelsea è messo peggio dopo i bagordi della pandemia e gli ammortamenti decennali ora proibiti: deve vendere subito. Spende tanto l’Aston Villa, può cominciare a preoccuparsi un po’ lo United: ha ricavi enormi, ma se non vince più…
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