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Conte: «Politano e Kvaratskhelia non ci saranno a Firenze»

In conferenza: «Io non vedo né pazienza e né tempo. Si parla sempre di vincere e scudetto. Alcune cose poi le vedete e me le chiedete»

Conte: «Politano e Kvaratskhelia non ci saranno a Firenze»
Ni Napoli 29/12/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Venezia / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Domani alle 18 si gioca Fiorentina-Napoli. Oggi alle 14 l’allenatore del Napoli, Antonio Conte, terrà la consueta conferenza stampa alla vigilia della partita.

Conte: «Una settimana un po’, con qualche intoppo, non è l’unico intoppo»

C’è Politano tra i convocati?
«No, non ci sarà. Una settimana un po’, con qualche intoppo, non è l’unico intoppo. Non c’è nemmeno Kvaratskhelia. Gli imprevisti, gli infortuni capitano, fanno parte della stagione e di ogni squadra. Fino adesso siamo stati più che bravi a  sopperire alle assenze. quando è capitato con Lobotka, siamo stati bravi con Gilmour. Lo stiamo facendo adesso con Buongiorno e l’abbiamo fatto con Kvara, un problema al ginocchio non del tutto guarito. Ha avuto un affaticamento muscolare. Adesso c’è da sopperire all’assenza di Politano».

Spinazzola possibile soluzione?
«Si, lui nasce ala. Può essere un’opzione in questo momento».

Che momento è della stagione?
«Come tutti gli altri, con la partita di sabato con la Fiorentina finiremo il girone di andata. Abbiamo affrontato tutti. Ancora manca una partita per arrivare a metà. Quanto fatto finora ci deve dare fiducia e crescere l’autostima. Stiamo lavorando, abbiamo lavorato tanto. Dobbiamo continuare su questa strada. Ci saranno partite più semplici e altre meno semplici. Noi dobbiamo andare di partita in partita, domani contro la Fiorentina che sta facendo benissimo».

Giocare prima, è un fattore positivo, può generare una pressione sulle altre?
«No, mettere pressione oggi all’Inter o all’Atalanta. Le abbiamo viste ieri. Mettere pressione a loro è molto difficile. Noi dobbiamo pensare a noi stesse, a mettere punti in classifica perché saranno punti che a fine campionato diranno che cosa faremo l’anno prossimo. Non dobbiamo pensare a mettere pressione. Anche perché non penso che squadre come l’Inter soffrono queste cose, hanno una mentalità alta. Anche l’Atalanta ha raggiunto un livello importante. Dobbiamo anche cercare nei momenti di difficoltà che il lavoro può sopperire alla mancanza di tre giocatori importanti. Poi vedremo».

Quanto teme la Fiorentina, rispetto all’emergenza?
«Noi abbiamo rispetto degli altri, ma non temiamo nessuno. La Fiorentina sta facendo benissimo, produce più velocità, più picchi di velocità durante la partita. Ha calciatori bravi e forti, anche in campo aperto. stanno facendo molto bene e noi dovremo avere grande rispetto e fare la nostra partita. Continuare a crescere anche in questi momenti. Questi sono momenti che ci devono far capire ancora di più l’importanza di essere squadra. Noi oggi abbiamo 41 punti grazie a tutti i giocatori che abbiamo. Grazie a tutti, perché in questo percorso che abbiamo fatto tutti hanno contribuito. Le mie squadre non sono mai dipese da uno o due giocatori».

Su Palladino:
«Raffaele, l’ha detto lui stesso, quando è arrivato alla Juve ero a fine carriera. Raffaele ha bruciato le tappe da allenatore, è passato ad allenare il Monza dalla primavera. Ora ha fatto uno step in avanti andando alla Fiorentina, una piazza in cui c’è una richiesta importante e sta facendo molto bene. Come per tutti gli altri, per chi si appresta a fare questo lavoro, auguro il meglio, sempre dopo la partita che giochiamo noi. Un grandissimo in bocca al lupo, sta dimostrando di essere un bravo allenatore. Se sei in testa alla classifica, inevitabile debba dire una cosa del genere. Siamo in testa alla classifica parziale, se stai lì che devi dire… Da napoletano giustamente… è giusto, non ti puoi inimicare il Napoli dicendo che non il Napoli non fa parte della lotta scudetto. Speriamo di trovare sempre più allenatori che dicono che il Napoli sta lottando per lo scudetto».

Sta venendo fuori il lavoro fatto con Lukaku?
«Mannaggia a Lukaku, non pensavo fosse argomento di ogni conferenza. Oggi abbiamo 41 punti, frutto del lavoro di tutti. Lo ripeto. Nonostante le difficoltà, alla fine abbiamo 41 punti. Significa che è frutto del lavoro di tutta la squadra».

Questa squadra può fare di più?
«Fare di più significa comunque essere da soli in testa alla classifica. io non so cosa vi aspettavate. A volte mi faccio delle domande. Significa che noi stiamo tirando la macchina al massimo. stiamo andando al massimo dei giri. Però ripeto, io… mi sarà perso qualcosa. se qualcuno si aspettava di più…boh. Con tutto il rispetto. Questi ragazzi stanno
andando oltre le proprie possibilità. Oltre. Magari non lo so… cosa possiamo chiedere di più a questi ragazzi…
».

Il tiro da fuori può essere una soluzione. A questo Napoli manca un tiratore da fuori?
«Io quando parlo di percorso, di costruzione… è un po’ racchiuso in tutto questo discorso. Io ho preso questo progetto cercando di fare delle valutazione dal di fuori. Oggi da dentro ho valutazioni diverse. Quando si inizia un percorso dovete dare tempo. Non è che il club può prendere e mettere dentro altri 5-6 giocatori. Io vi trovo molto impazienti. Non è che uno può arrivare e… a parte che devi parlare con il presidente in tutto questo. Si, c’avrete ragione però ci vuole tempo, pazienza. Io non vedo né pazienza e né tempo. Si parla sempre di vincere e scudetto. Alcune cose poi le vedete voi e me le chiedete. Bisogna lavorare, nella costruzione c’è da aggiungere dei tasselli. Poi sicuramente ci aspettiamo più da parte di tutta la quadra. Perché arrivi e tante volte non finalizzi per quanto crei. Essendo all’inizio e in costruzione, sicuramente mancano dei tasselli. Cosa che altre squadre ce l’hanno, sono complete. Io me li bacio uno a uno questi ragazzi, per il lavoro, l’attaccamento e il senso di appartenenza che stanno dimostrando per il club».

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