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Primo botto per Hamilton con la Ferrari, per il Times sta familiarizzando coi limiti della macchina

Primi test per il britannico a Barcellona, su una pista di Formula Uno. Intanto la McLaren chiede commissari a tempo pieno, a costo di pagarli personalmente

Primo botto per Hamilton con la Ferrari, per il Times sta familiarizzando coi limiti della macchina
Zandvoort (Olanda) 05/09/2021 - gara F1 / foto Imago/Image Sport nella foto: Lewis Hamilton

Lewis Hamilton è stato oggi protagonista di un incidente, mentre era alla guida della Ferrari durante una sessione di test al Circuit de Barcelona-Catalunya. Il pilota britannico, che la scorsa settimana aveva provato per la prima volta la monoposto sul tracciato privato di Fiorano, stava proseguendo il lavoro in Spagna, dove le condizioni climatiche più favorevoli e una pista presente nel calendario di Formula 1 permettono un test più realistico. Nell’incidente, avvenuto nell’ultima parte del circuito, la Ferrari del 2023 ha subito danni ma Hamilton non ha riportato conseguenze fisiche. Il compagno di squadra Charles Leclerc avrebbe dovuto prendere il volante nel pomeriggio, ma la sessione è stata rinviata per consentire le riparazioni. Scrive il Times: “Hamilton, 40 anni, sta ancora familiarizzando con il set-up della Ferrari e i limiti della vettura, che presenta alcune differenze rispetto alla Mercedes che ha guidato negli ultimi 12 anni. Il sette volte campione del mondo dovrebbe tornare in pista giovedì”.

Incidente per Hamilton, intanto la McLaren chiede commissari a tempo pieno (Times)

Nel frattempo – scrive sempre il Times -, il team principal della McLaren, Zak Brown, ha espresso la volontà di contribuire economicamente affinché la Formula 1 abbia commissari di gara a tempo pieno. La questione è emersa dopo l’allontanamento di Johnny Herbert, ex pilota e steward, per un presunto conflitto di interessi legato ai suoi ruoli di opinionista nei media. Scrive il quotidiano inglese

“I commissari di gara sono l’equivalente degli arbitri in Formula 1. Ogni Gran Premio vede la presenza di un gruppo di quattro commissari, tra cui un presidente esperto, un ex pilota F1, un commissario internazionale e uno nazionale (quest’ultimo, meno esperto, deve provenire dalla nazione ospitante, come un australiano per la gara d’apertura a Melbourne).

La gestione dei commissari è stata oggetto di critiche alla fine della scorsa stagione, quando la lotta per il titolo tra Max Verstappen e Lando Norris ha avuto risvolti anche nelle decisioni dei commissari. Alcuni episodi controversi, come i contatti ad Austin e Città del Messico, hanno generato dibattito sulle possibili penalità per Verstappen”.

«Siamo in uno sport da milioni di dollari, dove ogni decisione è fondamentale. Non possiamo affidarci a giudici part-time. La McLaren è pronta a contribuire economicamente, e se tutte le squadre partecipassero, i costi sarebbero sostenibili.» avrebbe detto Brown.

L’idea – sempre secondo il Times – non trova però tutti d’accordo: alcuni ritengono che la presenza fissa degli stessi commissari potrebbe portare a favoritismi, mentre altri sostengono che la soluzione migliore sarebbe un’applicazione meno rigida dei regolamenti, per lasciare più libertà ai piloti in pista.

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