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I calendari intasati sono colpa di Fifa e Uefa: sempre più tornei e meno amichevoli (El Paìs)

L’analisi del giornale spagnolo: siamo al punto che il Real potrebbe vincere due Mondiali per club nella stessa stagione. Ma il vero problema sono gli impegni delle nazionali

I calendari intasati sono colpa di Fifa e Uefa: sempre più tornei e meno amichevoli (El Paìs)
Db Berlino (Germania) 29/06/2024 - Euro 2024 / Svizzera-Italia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Alexander Ceferin-Gianni Infantino

Il calcio attuale è ridotto così: il Real Madrid aspira a vincere due Mondiali per club nella stessa stagione. Ecco come funzionano le cose in un calendario di gomma, come lo chiama El Paìs. Il giornale spagnolo analizza, numeri alla mano, il fenomeno dell’ingolfamento di partite orma diventato un mantra.

Dal 1980 il Barcellona ha dovuto affrontare un calendario massimo di 58,8 partite per stagione, cifra salita a 62 dal 1999-2000. Stessa storia per il Real Madrid, simile: si passa dai 57,2 scontri potenziali della fine del secolo scorso ai 61,9 di questo. I successi sportivi di entrambi i club hanno incrementato i loro impegni, ma non è stato solo questo.

Nella programmazione nazionale dei cinque Paesi di riferimento (Spagna, Inghilterra, Germania, Italia e Francia) non si è registrato un eccessivo aumento di peso, scrive El Paìs. I campionati restano stabili tra 18 e 20 squadre. “Anche se il debito grosso è lo spostamento della Supercoppa in Arabia Saudita, una delle misure più dannose per il fisico dei giocatori (lo fanno anche Italia e Francia)”.

Il problema è a livello internazionale, sia per club che per nazionali. Il Real è stato finalista alla Coppa dei Campioni nel 1981 con nove partite; il Barcellona la vinse nel 1992 con 11; il Real ne impiegò fino a 17 nel 2000 dopo aver introdotto un secondo gruppo che fu presto eliminato; i Blaugrana hanno giocato 13 partite per rialzarsi nel 2006; e in questa edizione si allunga nuovamente a 15-17, a seconda che una squadra scenda ai sedicesimi.

“Ma in nessun ambito l’aumento è apprezzato meglio che nelle nazionali. Gli Europei dell’84, in cui la Spagna arrivò seconda, contarono solo otto squadre, 15 partite e durarono due settimane. Niente a che vedere con l’estate scorsa, con il triplo dei partecipanti (24) e il doppio della durata. E lo stesso con i Mondiali. In Spagna viaggiarono 82, 24 squadre, in Francia 1998 salirono a 32, e in quella successiva del 2026 in Messico, Stati Uniti e Canada il numero delle qualificazioni salì a 48 in piena. La scelta del Qatar per il 2022 ha costretto anche lo spostamento del torneo a novembre e dicembre a causa delle temperature, e la realtà è che quella stagione ci fu un aumento notevole dei problemi fisici”.

Secondo il rapporto Howden, che conta gli infortuni nei cinque maggiori campionati dal 2021 (covid escluso) e ne calcola il costo economico, il numero degli infortuni nella stagione dei Mondiali è cresciuto del 24%. Da 3.202 nel 21-22, a 3.967 nel 22-23. L’importo destinato ai club per i referti medici è aumentato del 40% (da 496,49 milioni a 696,10).

Nelle quattro stagioni in cui è stato condotto questo studio, la curva degli infortuni non ha smesso di salire. In passato se ne contava una media di quasi uno a partita nei cinque principali campionati complessivi e, in Spagna, l’onere finanziario per i club per problemi medici è cresciuto del 58% (da 90,20 milioni nel 22-23 a 142,65).

Le amichevoli precampionato delle grandi squadre sono da tempo meno amichevoli e con la Nazionale si sono notevolmente ridotte.

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