Non è mai stato famoso per le scuse, lunedì con tono timido ha chiesto perdono per le buffonate ai danni di Fonseca. Ha ampia libertà da dirigente ma finora è successo molto poco
La Sueddeutsche ha seguito con interesse gli ultimi giorni del Milan, tra l’esonero di Fonseca, le scuse di Ibrahimovic e l’ingaggio di Sergio Conceiçao. “I rossoneri sono recentemente sprofondati in una crisi: l’ottavo posto in campionato è la conclusione dell’anno, l’allenatore è stato licenziato. E la dirigenza sportiva sente più che mai la pressione dei tifosi, cosa che si vede anche nei piccoli dettagli“.
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Ibrahimovic ha ampia libertà ma finora è successo molto poco
Proprio sul dirigente svedese di RedBird si concentra il quotidiano tedesco.
“Zlatan Ibrahimovic non è mai stato conosciuto per le sue scuse, né come calciatore né nel suo nuovo ruolo di capo consigliere sportivo del proprietario del Milan RedBird Capital. Lunedì, però, lo svedese si è presentato ai microfoni con un tono relativamente timido per chiedere perdono ai tifosi per le buffonate avvenute in precedenza“. L’esonero tardivo, la conferenza di Fonseca già esonerato e le scene surreali in sala stampa.
Il verdetto è che “al Milan un proprietario americano sta attualmente affidando l’intero club nelle mani di un uomo che deve prima dimostrare la sua idoneità lontano dal campo di calcio. Zlatan Ibrahimovic ha sempre voluto essere un potente determinante, i suoi desideri sono stati esauditi: sotto la proprietà RedBird ora ha ampia libertà nelle sue decisioni sportive, ma finora poco è successo in questo grande club“.
Ibra: «Un errore, di mandare Fonseca in conferenza stampa»
Prima della presentazione di Conceição, prende la parola Zlatan Ibrahimovic: «Massimo rispetto per Fonseca. Non è riuscito ad avere continuità di risultati. Al Milan sono fondamentali. La decisione che abbiamo preso è stata dopo la partita. Abbiamo fatto un errore, di mandarlo in conferenza stampa. Chiedo scusa ai tifosi. Noi i primi a non essere soddisfatti. La Supercoppa è uno dei nostri obiettivi. La responsabilità non è solo di un allenatore, ma va condivisa con tutti. Nel male e nel bene, il Milan è sempre preparato per il prossimo step. Tutto preparato. Poi arrivato il momento il nuovo tecnico del Milan, Sérgio Conceição. Lui è un vincente, ha avuto già l’esperienza di entrare in corso, a Porto ha fatto grandi risultati. Ieri ha voluto subito squadra in campo. Noi dobbiamo metterlo nelle migliori condizioni per fare il meglio possibile».