Il giornale inglese ha sentito un po’ di esperti sulla denuncia del serbo sul 2022. E dicono tutti che è quasi impossibile che abbia assunto piombo e mercurio dal cibo. Peraltro lui è vegano. Cosa ha mangiato?
Possibile, certo. Ma improbabile, ecco: parecchio improbabile che Novak Djokovic sia stato “avvelenato” dal cibo mangiato nel centro di detenzione per immigrati dell’hotel in cui fu rinchiuso in attesa del visto per entrare in Australia nel 2022. Il serbo ha denunciato il fatto con un paio di anni di ritardo, in un’intervista a GQ. Il Guardian ha consultato degli esperti per capirci qualcosa. Risultato? “Improbabile”, appunto.
Damian Maganja, ricercatore in politica alimentare presso il George Institute for Global Health, dice che che si tratta di un’ “accusa selvaggia”: “È possibile… ma molto improbabile, dato il tempo trascorso in carcere, mentre questi pasti sono stati probabilmente preparati in grandi quantità e non ci sono state altre segnalazioni”.
Commentando in generale piuttosto che nei dettagli il caso di Djokovic, la dottoressa Barbara Cardoso, biochimica nutrizionale presso la Monash University, dice che gli australiani hanno “un’esposizione relativamente bassa al piombo e al mercurio” grazie a misure tra cui l’eliminazione graduale del piombo da vernici, benzina e impianti idraulici: “Il mercurio può essere presente negli alimenti, ma gli alimenti con la più alta concentrazione di mercurio sono i pesci e i crostacei”. E Djokovic è vegano. E comunque “ci vuole tempo perché il mercurio si accumuli nel corpo e causi avvelenamento”.
La dottoressa Catharine Fleming, docente di sanità pubblica presso la Western Sydney University, ha dice a sua volta che è “difficile dimostrare un nesso di causalità tra l’avvelenamento da metalli pesanti e il cibo consumato senza alcun risultato di test clinici”.