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Il tennis non vede l’ora che Djokovic si arrabbi con Murray al suo angolo (Telegraph)

Tutti gli occhi puntasti sulla strana coppia di big. “Nole ha sempre bisogno di sfogarsi. Ma è possibile che si verifichi un effetto pacificatore…”

Il tennis non vede l’ora che Djokovic si arrabbi con Murray al suo angolo (Telegraph)
Serbia's Novak Djokovic wipes his face with a towel as he palys against Spain's Carlos Alcaraz during their men's singles final tennis match on the fourteenth day of the 2024 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 14, 2024. (Photo by ANDREJ ISAKOVIC / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

“Ci saranno sicuramente molti occhi puntati” su Murray all’angolo di Djokovic. Era ovvio che sarebbe stato così: le prime uscite del serbo allenato dall’ormai ex rivale hanno fatto il pieno di visualizzazioni ovunque. Il Telegraph ha mandato in avanscoperta il suo inviato del tennis, Simon Briggs. Il quale giustamente si chiede cosa accadrà quando Djokovic comincerà a sacramentare rivolgendosi all’angolo dove siederà Murray. Perché prima o poi succederà, è inevitabile.

Il tennis non vede l’ora che Djokovic si arrabbi con Murray al suo angolo (Telegraph)

“Nello spogliatoio – scrive – si parla solo di come Murray reagirà quando Djokovic inizierà a urlargli contro durante una partita. Il fatto è che Djokovic di solito ha bisogno di sfogarsi, a meno che non stia giocando in modo impeccabile. Come ha detto il suo ex preparatore atletico Marco Panichi ad agosto: “Sapevamo che non era niente di personale, sapevamo che a volte ne aveva bisogno per giocare al meglio”.

“L’indubbio rispetto di Djokovic per Murray potrebbe placare la sua furia interiore, proprio come la presenza di Ivan Lendl era solita placare la bestia selvaggia che era in Murray?”.

È possibile che si verifichi un effetto pacificatore, soprattutto perché questa è un’altra felice caratteristica dei nuovi rapporti di coaching: tutti tendono a essere più educati prima che si stabilisca una certa familiarità. Ma è probabile che Murray assaggi la sua stessa medicina la prossima settimana. E tutti gli allenatori del Melbourne Park, in particolare quelli che hanno esperienza personale dei capricci di Murray, non vedono l’ora di vedere come li affronta”.

“Murray allenatore di Djokovic è una situazione bizzarra ma affascinante”. E’ “come se Tyson Fury ingaggiasse Anthony Joshua al suo angolo”.

“Murray è un allenatore molto attivo. Mentre Djokovic si allenava con il nuovo numero 1 britannico Jack Draper, offriva costantemente consigli, applaudiva i vincitori o scriveva appunti. Nei rapporti allenatore-giocatore, come in altri tipi di unioni, c’è di solito molta attività nelle fasi iniziali, prima che le cose si stabilizzino in una comoda coesistenza. E la dinamica Murray-Djokovic è ancora in gran parte nella sua fase di luna di miele”.

“Djokovic è noto per essere un allenatore insolitamente pignolo: uno che modifica costantemente il suo gioco di gambe e il suo swing sul campo di allenamento. Per un profano, potrebbe sembrare strano che il giocatore di maggior successo nella storia del tennis passi il suo tempo a scolpire dettagli così raffinati. Djokovic non sa già come colpire un rovescio? Ma poi, come vi dirà qualsiasi addetto ai lavori del tennis, è esattamente per questo che è il migliore”.

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