Lesione di basso grado del tendine. Da settembre manca Bremer e Giuntoli (osannato dai media) ha portato a casa come centrale Veiga
Altra tegola per la Juventus in difesa. Dopo aver perso per tutta la stagione Bremer, i bianconeri dovranno fare a meno anche dell’ex Milan Kalulu per le prossime settimane.
Per la centrale rimangono illesi solamente Gatti e il giovane Renato Veiga arrivato in prestito dal Chelsea. Bremer si è fatto male a settembre ma l’osannato (solo dai giornalisti) Giuntoli, ancora non è stato in grado di trovare un sostituto all’altezza. È stato tanto pompato l’arrivo di Kolo Muani che in realtà è un’operazione da poveracci: un prestito strapagato per fare un favore al Psg. Poi, è arrivato lo sconosciuto portoghese come terzino.
La Juventus perde anche Kalulu in difesa per circa 3 settimane
Nel comunicato del club si legge:
Pierre Kalulu, uscito durante il primo tempo della partita di Champions League contro il Benfica, è stato sottoposto questa mattina, presso il J | medical, ad accertamenti strumentali che hanno evidenziato una lesione di basso grado del tendine del muscolo semimembranoso della coscia destra.
Come annunciato da Sky Sport, lo stop per il francese è di circa 20 giorni.
Ancora da capire se il ds Giuntoli proverà a prendere un ulteriore difensore in queste ultime ore di mercato.
I bianconeri sull’orlo del fallimento stagionale
Guido Vaciago (direttore di Tuttosport) si conferma uno dei pochissimi a non avere gli occhi foderati di prosciutto. Sulla gestione Thiago Motta-Giuntoli il giornalismo calcistico italiano ha offerto un’impietosa immagine di sé. Ma nella vita puoi dire tutto quello che vuoi, poi arrivano sempre i fatti.
Sconcertante per inconsistenza agonistica e allucinante per leggerezza difensiva, la peggiore Juventus della stagione perde la seconda partita consecutiva, questa volta senza neanche giocate un tempo, come era accaduto a Napoli. Non ha creato, ha lasciato spazi enormi al Benfica che poteva segnare almeno altri due gol, completando un’umiliazione tecnica che i tifosi non meritavano. È una crisi profonda, nella quale si ha la sensazione si sia infilato l’allenatore, che appare confuso e sembra trasmettere questa confusione alla squadra, cambiando troppo frequentemente gli uomini e i ruoli. Senza certezze, senza leader, senza fiducia in sé stessa, la Juventus non reagisce alle difficoltà e deve temere qualsiasi avversario. La situazione è, insomma, pericolosa.