Nella vita ci sono cose ben più importanti del denaro. Il guaio è che ci vogliono i soldi per comprarle. Addio Kvara, addio
FALLI DA DIETRO (rubrica nata nel 2008. Le rubriche omonime nate successivamente sono imitazioni)
COMMENTO ALLA 20° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25
Vietato innamorarsi.
Al tifoso è concesso l’esultanza per l’hic et nunc.
E poi subito riporre emozioni e batticuore nell’albo dei ricordi.
Da sfogliare con parsimonia.
Vietati i rimpianti.
Kvara.
A memoria non ricordo casi simili.
Un fuoriclasse che chiede di andar via a metà campionato.
Andare via da una squadra prima in classifica.
Davvero incomprensibile.
Faccio una riflessione.
Lo sport impone a chi lo pratica un solo obbiettivo di felicità. La vittoria.
Possibile che il danaro abbia così tanto potere da cancellare le motivazioni più elementari di una scelta di vita?
Rinunciare a giocarsela.
Un ragazzo di 23 anni decide di rinunciare alla felicità.
Alla possibilità di diventare leggenda.
La risposta non c’è. O forse chissà è mescolata nel vento.
Dicendola con quello lì.
Qualsiasi siano le motivazioni, non mi incuriosiscono.
Conoscere i fatti per potermi schierare da una parte o dall’altra non mi entusiasma.
Dovrò arrendermi all’evidenza.
Nella vita ci sono cose ben più importanti del denaro.
Il guaio è che ci vogliono i soldi per comprarle!
Addio Kvara, addio.
Grato per i “mammamia!” che mi hai fatto urlare.
E benvenuto FerriBoat.
Che intanto per fortuna ci dà una mano a smorzare la delusione.
Grande partita di David contro Giulietta.
Calcio bailado a saltare sistematicamente l’uomo.
Che peccato non poterlo vedere insieme a Kvara.
Niente rimpianti, mi raccomando.
Grande partita di tutta la squadra.
Che domina per novanta minuti. Ma che cresce di giornata in giornata. Sia sul piano tecnico e sul piano emotivo.
Ora questa è una squadra.
Una squadra fatta di granito.
Atleticamente in crescendo mostruoso.
Zambo-Bob Marley straripante, segna e si mangia gol a grappoli.
Amin perfetto faro difensivo.
Come perfetto appare ancora una volta il Feroce Salentino.
Perfetto nel gestire il momento non facile.
Perfetto nel tenere unita la squadra.
Giornata favorevolissima agli azzurri.
Tutte col fiatone le big reduci dalle dorate vacanze saudite.
Due magie decidono il derby della Mole.
Due magie simili.
Yldiz unica luce sabauda stop e tiro dalla distanza.
Ma un invito a cena Milinkovic lo merita, per essere partito in ritardo.
Stop e tiro fulminante di Nikola Vlašić. Per il pareggio granata.
Ma sono le uniche perle di una gara bruttina.
Un pareggio che diventa imbarazzante per la Vecchia.
Ha voglia di giustificarsi Thiago, l’uomo non ossessionato dalla vittoria, ai microfoni.
“Qualche pari di troppo, ma perse solo due”.
Caro Mister, 12 pareggi equivalgono a 12 punti.
Proprio come chi ne ha vinte 4 e ne ha perse 8.
Altro che “perse solo due”.
Record negativo assoluto di tutti i tempi della Juve.
Esordio per Elia Caprile a Cagliari.
Grande partita. Grandi parate che salvano il risultato ai danni del Diavolo.
Felice per questo ragazzo che merita assolutamente la possibilità di giocare titolare in Serie A.
Grande tecnica, grande personalità. Arriverà in Nazionale.
Impressionante il culo della Dea a Udine.
Impressionante quello che si sono magnati i friulani.
Il legno ferma per due volte Alexis Sanchez e un altro paio di volte Carnesecchi evita la sconfitta con interventi pazzeschi.
Ma non è la prima partita dell’anno in cui Gasp raccoglie più di quanto dimostrato sul campo.
Comunque la Dea, fra le tre di testa, è quella che per ora appare più in affanno.
L’unica a reggere il passo degli azzurri è l’Inter di Inzaghi.
Che chiude col fiatone una partita da sigillare prima, onde evitare il ritorno del Venezia, pericoloso in più di un’occasione.
Sesta vittoria di fila.
Vittoria importante per i nerazzurri che lenisce l’amarezza saudita difficile da digerire.
La proposta di intitolare a Berlusconi lo stadio Brianteo di Monza è stata respinta dopo un’accesa discussione in consiglio comunale.
In compenso al Patonza verrà intitolato il piazzale dove parcheggiano i pullman.