Una loro cessione è improbabile non impossibile. Vale il principio di Conte: se bisogna indebolirsi, a gennaio meglio non fare niente. Ma occhio alla sentenza Diarra
Kvaratskhelia e Vlahovic, due situazioni logore e in stallo contrattuale. In tempi di calciomercato, non si sa mai
Pazza idea. Ma nemmeno tanto. Oggi per capire le eventuali mosse di mercato vale il principio base degli investigatori che cercano di stanare le mega organizzazioni criminali: follow the money. Segui i soldi. Il percorso che potrebbero fare vendendo due calciatori pregiati a gennaio, prima che entrino nel confine della scadenza di contratto. E i due casi sono Kvaratskhelia e Vlahovic. Con un distinguo: il contratto del georgiano scadrà nel 2027; quello del serbo nel 2026. Ma non dimentichiamo mai la sentenza che recentemente ha scombussolato il calcio e gli studi legali dei club. Sentenza di cui nessuno parla: la sentenza Diarra.
Per ora siamo al fantamercato. Sono considerati calciatori insostituibili. Kvara è uno dei capisaldi del Napoli di Conte. O almeno avrebbe dovuto esserlo. Poi, nell’ultimo mese un po’ di cose sono cambiate. Da quel brutto fallo subito in Lazio-Napoli. Con Neres in campo, il Napoli ha cambiato marcia se consideriamo la fase offensiva e la capacità di fare gol. Con Neres, il Napoli ha segnato tre gol all’Udinese, due al Genoa, poi uno al Venezia (era rientrato Kvara sostituito sullo 0-0) e tre alla Fiorentina. Nove gol in quattro partite. Kvara si è fermato nuovamente per un affaticamento muscolare. La Gazzetta, l’altro giorno, ha lasciato intendere che dietro la definizione di affaticamento muscolare può esserci tutto e niente. Fatto sta che senza Kvara, sostituito da Spinazzola per l’assenza di Politano, il Napoli ha giganteggiato a Firenze. La spinosa vicenda contrattuale non è mai stata risolta. Il rinnovo non c’è mai stato. Ovviamente da qui a dire che Kvara andrà via a gennaio, ce ne passa. Sarebbe una mossa per certi versi assurda visto che il Napoli al momento è pianemente in corsa per lo scudetto. Anche perché vale la massima di Antonio Conte: se deve essere indebolita, a gennaio è meglio non toccarla la squadra. Occorrerebbe un’operazione da triplo carpiato. Vendere Kvara e trovare un calciatore all’altezza. Vaste programme, direbbe sarcasticamente De Gaulle.
In casa Juve c’è una situazione simile e riguarda Dusan Vlahovic che teoricamente è uno degli ultimi pezzi pregiati che i bianconeri ancora possono mettere in vetrina. Nel suo caso, il contratto faraonico firmato con la Juve di Agnelli porta a un maxi ingaggio da dodici milioni netti. Vlahovic è considerato un corpo estraneo nella già problematica ed enigmatica visione di calcio di Thiago Motta. La Juve potrebbe bruciare i tempi: venderlo subito, incassare un bel gruzzoletto e risparmiare tanto sull’ingaggio. In più, potrebbe dare al suo allenatore il centravanti che tanto gli sta a cuore: Zirkzee che i tifosi del Manchester United non vogliono vedere neanche col cannocchiale. Ai tifosi della Juve, pure a quelli ipercritici con la mediocre gestione Giuntoli-Thiago Motta, non è andata giù quella risatina in panchina in Supercoppa al gol del Milan.
Si tratta di due situazioni simili. Due rapporti logori con due calciatori importanti. Gli incastri a gennaio sono complessi. Quasi sicuramente Kvara e Vlahovic rimarranno a Napoli e a Torino. Ma la loro partenza non è più tecnicamente impossibile. Al massimo è improbabile. A gennaio. A giugno, invece, per entrambi sarebbe sicura.