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Kvaratskhelia somiglia sempre più al caso Osimhen e Neres aiuta a dimenticarlo

Ormai comandano i procuratori. A Firenze Conte ha surclassato Palladino. Ha avuto ragione lui anche su Spinazzola. Meret ha zittito tutti

Kvaratskhelia somiglia sempre più al caso Osimhen e Neres aiuta a dimenticarlo
Georgia's midfielder #07 Khvicha Kvaratskhelia reacts during the UEFA EURO 2024 qualifying play-off final football match between Georgia and Greece in Tbilisi on March 26, 2024. (Photo by Vano SHLAMOV / AFP)

Kvaratskhelia somiglia sempre più al caso Osimhen e Neres aiuta a dimenticarlo

Cesare – Caro Guido tutti avevano la soluzione giusta per il Napoli privo di Politano e Kvara. Meglio Ngonge di Spinazzola. Perché non Raspadori… e invece, come sempre ha avuto ragione lui. Il tecnico leccese ha fatto la scelta più logica e cioè Spinazzola sulla fascia sinistra a fare quello che ha sempre saputo fare. Così come era accaduto con la scelta di mandare in campo Juan Jesus senza spostare Olivera o Di Lorenzo in posizione centrale.

Guido – Il Napoli a Firenze ha dominato la partita utilizzando le armi fondamentali delle grandi squadre: il cinismo e i colpi dei campioni. Il gol di Nères è da cineteca in tutto lo svolgimento dell’azione che comprende un tocco delizioso di Lukaku. Oltre che nella conclusione fulminante. Se continua così ci sarà poco da rimpiangere Kvara. Corsi e ricorsi storici. Infatti Kvara fece dimenticare Insigne dopo un paio di partite. Per quanto riguarda gli altri due gol il Napoli ha avuto il merito di saper castigare inesorabilmente le ingenuità della difesa viola. E scusate se è poco.

Cesare – Ho visto un Rrahmani gigantesco. Che ha dato sicurezza anche a Juan Jesus. Così come è difficile graduare i singoli centrocampisti. Lobotka sempre fondamentale. Anguissa spumeggiante. E McTominay che diventa dominatore nell’ultima mezz’ora. Alla fine dell’incontro pare quasi che potrebbe giocare un’altra partita. Devo dirti che ho visto un Lukaku sempre nel vivo della manovra d’attacco. Mettere palle con i giri contati ai compagni. Perfetta poi l’esecuzione del rigore dove è tornato al saltello. Insomma il centravanti dimostra sempre più di avere un peso insostituibile anche se la sua progressione è ormai, forse definitivamente, appannata. Una menzione a parte per Meret decisivo tra i pali e che sembra aver imbroccato la sua migliore stagione.

Guido – Cesare mi sembra che nelle ultime due giornate sia saltato in aria lo schema del mercato di gennaio. Raspadori che sembrava con la valigia pronta resterà a Napoli. E adesso anche Spinazzola ha messo a pensare il tecnico e la società. Come si fa a cedere uno che ha nelle gambe una prestazione come quella messa in mostra contro la Fiorentina? E siamo sicuri di prendere qualcuno più forte di lui? Perché Conte lo ha detto chiaro che se si deve cambiare qualche giocatore occorre farlo migliorando. Altrimenti vanno bene quelli che ci sono oggi.

Cesare – Il mercato di gennaio è complicato sempre perché i giocatori forti non si muovono. Restano in campo giocatori scontenti o mezze tacche. Comunque un centrale pronto per l’uso serve come il pane. E ti dirò che lo Ismajli visto ieri proprio non mi ha convinto. Poi è da acquisire con urgenza anche un centrocampista. Partito Folorunsho verso Firenze, resta soltanto Gilmour. Ed è davvero poco.

Guido – Cesare c’è una cosa importante da osservare. Se sono vere le insinuazioni che sembrano trapelare sulla Gazzetta c’è un caso Kvara. Il cui affaticamento muscolare lascia il sospetto di un malanno “politico”. Non vorrei che tra mancato rinnovo e bizze del giocatore si viaggi verso un caso Oshimen bis. E sarebbe davvero triste se la storia tra il Napoli e il campione affabile, gentile ed educato dovesse avere un brutto epilogo. Certamente la società ha peccato nel tempismo. Il contratto di Kvara andava rinnovato subito dopo la vittoria dello scudetto. Aspettiamo Manna alla sfida dei rinnovi – oltre Kvara ci sono Meret ed Olivera- per valutarne la caratura di dirigente.

Cesare – Sai Guido il procuratore di Kvara ha fiutato la possibilità di provvigioni milionarie. E quindi condiziona fortemente il giocatore che francamente sembra essere lontano mille miglia dal giocatore che due anni fa incantô il mondo del calcio. Ormai comandano i procuratori purtroppo. Che fanno un contratto di cinque anni e dopo due lo rimettono in discussione. In pratica è come se la società dovesse ricomprare ogni due anni un calciatore. Credo sia indispensabile un intervento energico che ponga dei limiti a questa situazione scellerata. Anche se occorre ammettere che la comunità dei procuratori rappresenta una grande potenza economica che addirittura opera con la connivenza e la cointeressenza dei presidenti.

Guido – Per quanto riguarda le scelte dei due tecnici occorre osservare che Conte ha surclassato Palladino al quale non è riuscito di bloccare le “ catene del Napoli”come si era proposto. Un altro dato molto incoraggiante è la condizione atletica degli azzurri assolutamente smagliante.

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