L’ad della Lega Serie A ha detto: “bisogna sperare che non arriviamo secondi nel ranking”. Abbiamo rivissuto la sua serata a tifare contro
– “Luigi! Goooool! Ha segnato Lautaro, Gigi… che c’è? Perché fai quella faccia? Che è successo?”
– “Ma niente, lasciami stare. Robe mie”
Luigi De Siervo arrotola mestamente l’inseparabile sciarpone dell’Inter firmato Pistone. Ci versa su del whisky giapponese, gli dà fuoco.
-“Ma che fai, oh! Ti sei impazzito?”
La moglie spegne il principio di incendio.
“Meno male che non ci sono i ragazzi. Mi vuoi dire che sta succedendo?”
A Barcellona segna Ederson. De Siervo quasi sviene, crolla sul bracciolo del divano. Squilla il cellulare, è Gravina. Non risponde.
-“Chi era?”
-“Nessuno, sti cazzo di call center”
-“Gigi, parlami”
-“Lo sai quanto mi costa sta qualificazione dell’Inter? Eh, lo sai? Ma che sai tu… Niente sai. Non è nemmeno colpa tua. I giornalisti non ne parlano. Anzi quelli esultano. Pazzi!”
-“Non capisco. Che stai dicendo?”
-“Guardali, tutti contenti per la bellezza di questa cep… Champions, questa Champions. Tutti ammaliati, diretta gol, le emozioni. E mo chi se lo caga il campionato nostro? Me lo sai dire tu, chi è che dopo aver assaggiato sto bendiddio si fa l’abbonamento a Dazn per vedersi Empoli-Cagliari? Solo i feticisti di Zortea, ecco chi!”
-“….”
-“Prima che me lo chiedi… sì, ne conosco un paio. Si eccitano con Zortea”
-“Cioè, stai tifando contro le squadre italiane? Ma tu sei l’amministratore delegato della Serie A. Dimmi la verità: hai bevuto?”
-“La verità? Tu non puoi reggere la verità. Viviamo in un mondo pieno di muri e quei muri devono essere sorvegliati da uomini col fucile… chi lo fa questo lavoro? Tu? O forse Gravina? Io ho responsabilità più grandi di quello che voi possiate mai intuire”
-“Era il Colonnello Jessep, eh? Codice d’onore?”
-“Sì…”.
-“GOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLL! GOOOOOLLLLASSSSOOOO DI PJACAAAAAA”
De Siervo rovescia il tavolinetto disegnato da Eero Saarinen. Accorre allarmata la servitù: “Avete chiamato signò?”. Il vicino batte la parete con uno scopettone: “E bastaaaa, qui c’è gente che domani lavora!”.
La moglie è stremata: “Calmati. Mi spaventi”
– “Andiamo così! Grande Milan. Tutti da Italiano dovreste imparare. Un faro. Un maestro. Un visionario. Il Bologna sa che casa sua è la Serie A, non rompe mica i maroni con ‘ste ambizioni europee come Gasperini. Non avete capito che più squadre italiane restano in Champions più è un danno economico per noi? Questi blaterano di ranking, di blasone…. Il miliardo in più che questi signori intendono fare sarà drenato dai broadcaster dei campionati. Ma che ne sa Condò, che ne sa… Che poi mi chiama De Laurentiis dai numeri sconosciuti e mi bullizza”
-“Ma tu non puoi vivere così. Non ti vedevo così da quando nel 2013 ti chiesi di accompagnarmi all’Ikea durante il derby. Sembri il presidente della Longobarda”.
-“E meno male che quest’anno non c’è il Napoli di Conte, in Champions. Altrimenti eravamo rovinati. Quello è un altro che non sa campare. Vuole vincere, vuole. Come se fosse l’unica cosa che conta”.
“A proposito, ricordami di mandare un cesto di frutta a casa di Thiago Motta. Lui è un altro dedito alla causa… GRANDE BENFICA! La garra charrúa di Pavlidis!”.