Il Napoli è lanciato in campionato e senza coppe, mentre i nerazzurri si ritroveranno spesso ad affrontare partite facendo turnover.
L’Inter ha perso ieri la finale di Supercoppa Italiana contro il Milan. I nerazzurri erano in vantaggio 2-0 e in circa mezz’ora si sono fatti rimontare 3-2, con un gol nei minuti di recupero finali di Abraham. Nel pezzo d’apertura della Gazzetta dello Sport di stamani, il Napoli è stato avvisato in vista dello scudetto: quest’Inter è fragile e non basta molto per farla cadere.
Il Napoli è stato avvisato: l’Inter può perdere colpi per stanchezza
Il quotidiano scrive:
L’Inter dovrà fare i conti con le ricadute in campionato di questa sconfitta che non scivolerà via tanto facilmente. Perdere due derby di fila, dopo averne vinti sei, disturberà. Chi ha deriso le scelte di Gasperini, ci ripensi. Inzaghi ha schierato il meglio contro l’Atalanta, pensando che quella fosse la vera finale, e ha pagato ieri. Ora il Napoli lanciato e senza coppe, sa che, quando deve affrontare partite ravvicinate e mettere mano al turnover, la super-Inter può perdere colpi, punti e anche uomini. In semifinale si è infortunato Thuram, ieri Calhanoglu. L’Inter può essere spaziale e farne sei alla Lazio, ma anche tornare umana, per stanchezza fisica e mentale, e farsi rimontare in una finale che aveva in pugno. La squadra di Inzaghi resta la più forte e la più pronosticabile, ma la Supercoppa ha dato più fiducia a chi la rincorre.
Ibrahimovic: «Menomale che Conceiçao aveva la febbre, altrimenti spaccava più di un televisore»
«Abbiamo raggiunto uno dei nostri obiettivi. Quello che abbiamo cercato è una reazione: questa coppa è la nostra reazione. Prima di parlare, voglio fare i complimenti al mister e al suo staff: in pochi giorni avete fatto un grande lavoro. Menomale che avevi la febbre, Sergio, sennò spaccavi più di un televisore… Complimenti anche ai giocatori. Questo trofeo l’avete vinto con sudore, sacrificio e voglia di vincere. Quando una squadra ha questa voglia di vincere è difficile batterla, è difficile. Quando abbiamo iniziato il campionato, vi ho detto che tutto dipende da noi, perché è tutto dentro la testa. Oggi lo avete dimostrato. Adesso torniamo in Italia, portiamo questa mentalità, recuperiamo punti per essere dove dobbiamo essere. Poi complimenti anche a tutti coloro che erano con noi con la squadra: è anche merito vostro, anche se non siete famosi e in campo, però siete importanti come quelli che giocano. Questo è il Milan, giochiamo per questi trofei: chi vuole entrare nella storia del Milan deve vincere queste coppe».