Lo dice Slot. E i dati del Liverpool lo dimostrano. Spesso dalla tv non ce ne accorgiamo, ma influiscono tantissimo sul gioco
“Quando guardiamo una partita di calcio, in realtà assorbiamo solo un frammento dell’azione. Siamo naturalmente attratti dalle cose divertenti che accadono vicino alla palla, ma allargando un po’ lo sguardo troviamo la bellezza disposta nei movimenti senza palla, attentamente coreografati, in tutto il campo”, scrive il New York Times. Che è poi la differenza tra vedere una partita in tv o allo stadio, aggiungiamo noi. Ma comunque, il Nyt scrive che ci perdiamo spesso “la cosa più importante del calcio”. Ovvero: le corse. Le corse in profondità. Che siano “la cosa più importante del calcio” lo dice l’allenatore del Liverpool Arne Slot.
Che lo siano per il Liverpool è evidente, e non riguarda solo Salah, Cody Gakpo e Luis Diaz, “tutti i centrocampisti di Slot hanno una notevole propensione a superare l’ultima linea avversaria con le loro incursioni in profondità”.
Poi l’articolo va sui numeri, utilizzando “il modello Game Intelligence di SkillCorner, che estrae metriche contestuali dai dati di monitoraggio delle trasmissioni, e che così misura il numero di corse senza palla effettuate da ciascuna squadra quando è in possesso palla”. Un porno per i feticisti dei dati.
Ebbene, i dati dicono che “considerando tutte le squadre della Premier League, i 4,1 punti segnati dal Liverpool ogni 30 minuti di possesso palla rappresentano il terzo dato più alto di questa stagione, con il Crystal Palace in testa alla classifica, davanti all’Aston Villa”.
Il pezzo si dilunga in esempi pratici. Per chi vuole addentrarsi è qui.