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Conte: «Kvaratskhelia? Non è stato bello leggere che stavano trattando da mesi col Psg». E punge Gasperini

In conferenza: «Abbiamo vinto con merito a Bergamo anche se ho sentito qualcuno piangere. Sento qualche guru dire che giochiamo difesa e contropiede»

Conte: «Kvaratskhelia? Non è stato bello leggere che stavano trattando da mesi col Psg». E punge Gasperini

Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria in rimonta contro la Juve

Conte in conferenza

Kvaratskhelia

«Auguriamo a lui e alla sua famiglia ogni bene possibile. Ha fatto la sua scelta. Mi è dispiaciuto sapere che stavano trattando da tanti mesi col Psg, non l’ho trovato bello. A lui auguriamo il meglio perché è un bravo ragazzo. Si va avanti, tutti utili nessuno indispensabile».

Due vittorie in un periodo di voci di mercato. I tifosi hanno cantato “Abbaimo un sogno nel cuore».

«L’hanno cominciata a cantare alla seconda giornata, col Bologna. Dobbiamo sempre mantenere l’entusiasmo, mai ammazzarlo. Napoli piazza molto passionale, noi al tempo stesso dobbiamo stare tranquilli e coi piedi per terra. Oggi 53 punti come lo scorso anno quando c’erano Osimhen, Kvara, Zielinski, Mario Rui. Si sta sottovalutando quello che sta facendo questa squadra. Si dà per scontato. Al di là del mercato, c’è qualche infortunio di giocatori importanti però non sta cambiando niente. È per me mptivo di soddisfazione, tutti stanno lavorando ella giusta maniera, tutti si sentono coinvolti. Mi dispiace non poter dare minutaggio in più come Raspadori, Gilmour ma tutti. Abbiamo una sola competizione. Abbiamo già cambiato quattro giocatori da gennaio. Ogi abbiamo battuto uan grande squadra con giocatori forti che lo scorso anno è arrivata con molti punti di vantaggio. Juve Inter Milan sono top club, dove devono solo vincere».

Avete finito con Mazzocchi Gilmour, Ngonge Simeone a difendere negli ultimi minuti. Rimontato Juve e Atalantams ette vittorie consecutive. Quale ricordo si porta di questa stasera?

«Tutte le partite sono comunque speciali. Oggi tre punti in cascina per entrare in Europa dalla porta principale, obiettivo sinceramente non scontato, significa che una tra Inter Milan Atalanta e Juve non vanno in Champions a meno che non ci sia la quinta squadra. Abbiamo battuto una squadre forte che continua a rinforzarsi nella finestra di mercato. Ci dà forza, autostima. Ora abbiamo la Roma che è un duro ostacolo. Aver vinto in quel modo in casa dell’Atalanta per me è giusto anche se ho sentito qualvuno che piangeva. A volte mi dispiace che non vengano riconosciuti i meriti. Come se bruciasse a qualcuno, si dà per scontato. Il napoli è una squadra con la S maiuscola».

Lei riesce a oscurare il mercato, e ci sono due assenti. Un acquisto sarebbe un segno forte della società?

«Il fatto che possa arrivare o meno qualcuno, io penso che tutti siamo bravi a dire “manca questo, manca quello”, Potrei essere bravissimo a dirlo. Il mio ruolo di leader di un gruppo mi impone a pensare cosa ho in casa. fare la differenza con quel che ho in casa. Questo dev’essere il nostro motto. Sono tutti bravi a dire “manca questo o quello”. Il club sapeva che il mercato di gennaio sarebbe stato difficile. Vediamo cosa accade. Ho un gruppo di ragazzi che sarebbero pronti a venire in guerra sportiva con me. Sono molto contento. Vediamo una squadra che sta facendo tanti miglioramenti. Oggi si è vista una partita molto europea. Ritmi altissimi, pressione a tutto campo. Sento ancora qualcuno che giochiamo difesa e contropiede, anche qualche guru lo dice, a me sembra di sognare». 

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