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Neres, l’impatto con Napoli fu pessimo: rapinato, non disse nulla, non scredito’ nessuno

L’identikit dal CorSera: Non screditò nessuno. Ragazzo di poche parole, non risponde al telefono se non conosce il numero. Il ct del Brasile dovette chiamarlo due volte

Neres, l’impatto con Napoli fu pessimo: rapinato, non disse nulla, non scredito’ nessuno
Ni Napoli 26/09/2024 - Coppa Italia / Napoli-Palermo / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: esultanza gol David Neres

Il Corriere della Sera, con Monica Scozzafava, guarda più da vicino David Neres. Ora che ha raccolto l’eredità di Kvaratskhelia con ottimi risultati, anche migliori delle aspettativa, tutti sono un po’ curiosi di conoscerlo meglio. Per capire che persona è il brasiliano, bastano poche parole. Proprio come lui, un ragazzo taciturno che in campo mostra tutta la sua bellezza. Non sollevò un polverone nemmeno quando arrivò a Napoli e lo rapinarono.

Chi è Neres? Ragazzo di pochissime parole, è in campo che esalta tutta la sua fantasia

Scrive il CorSera:

Il brasiliano, esterno del Napoli, continua a dirne pochissime di parole, è in campo che esalta tutta la sua fantasia con giocate imprevedibili e mai banali. Neres è diverso come caratteristiche dagli altri: lucido, razionale, domina gli spazi, sa quando accelerare, frenare, sterzare, non va mai in orizzontale.

“A Napoli si sarebbe giocato il posto con Politano, non prevedendo, almeno per questa stagione, che dovesse raccogliere l’eredità di Kvara. Il destino a Neres ha giocato scherzi bellissimi, ma anche brutte sorprese. Non si è abbattuto, né esaltato più di tanto. L’espressione enigmatica racconta tanto di un ragazzo, 28 anni a marzo, che quando lascia la comfort zone del Brasile per l’Europa destinazione Olanda — ne aveva 20 — conquista il c.t. del Brasile Tite che lo chiama personalmente per convocarlo in Nazionale. Ne deve far due di telefonate, alla prima Neres non risponde perché non ha il suo numero in rubrica”. 

Quando arriva a Napoli, “l’impatto con la città non è dei migliori, a novembre di ritorno dallo stadio Maradona subisce una rapina a mano armata, gli sottraggono orologio e soldi. Non si scoraggia, fa la denuncia come un qualsiasi altro cittadino e torna a casa. Il giorno dopo, puntuale all’allenamento, non dice una parola. Non scredita nessuno. Il resto è storia di questi mesi“.

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