The Athletic riassume la sua carriera ricca di infortuni. “Un talento come lui non sarebbe mai dovuto finire all’Al Hilal a 31 anni”. Tornerà probabilmente al Santos.
Neymar non sarà più un calciatore dell’Al Hilal, ma è ancora ignoto il suo prossimo club. La possibilità più concreta è che ritorni al Santos, lì dove si fece ammirare da tutti e da dove arrivò per conquistare il calcio europeo.
Neymar ha nobilitato il calcio brasiliano, ma rimarrà un rimpianto
Questa potrebbe essere l’ultima tappa di una carriera costernata dagli infortuni. The Athletic scrive:
Un futuro incerto per Neymar. Jorge Jesus ha confermato che l’attaccante non sarà disponibile per la seconda metà della stagione della Saudi Pro League. Non è chiaro cosa accadrà dopo. Neymar compie 33 anni a febbraio. Il suo record di infortuni lo ha portato a totalizzare di recente 733 minuti in campo in 23 mesi. Un ritorno nel calcio brasiliano è possibile. I più critici sostengono che la fine della sua carriera sia già arrivata. Un giocatore di talento come lui non sarebbe mai dovuto finire all’Al Hilal a 31 anni. Perché nessuna delle migliori squadre che giocano la Champions League può eguagliare le sue stratosferiche richieste salariali; è rimasto forse al Psg per troppo tempo, permettendo alla sua carriera di ristagnare insieme al progetto. Ma c’è da considerare che per sette, otto anni, nell’era d’oro del Barcellona, Neymar è stato senza dubbio uno dei migliori calciatori al mondo; ha incarnato il calcio brasiliano, lo ha nobilitato, è diventato presto un eroe nazionale. A Barcellona avrebbe potuto perdersi come “secondo” di Leo Messi, invece ha disputato quattro anni di calcio superlativo.
A Parigi è stato diffamato per la sua propensione alla recitazione in campo, ma è difficile pensare a un altro giocatore che abbia subito così tanti calci. Il brasiliano ha goduto di tanto successo, ma è stato commisurato al suo talento? No. Avrebbe potuto decisamente ottenere di più. Ha sempre ammesso di amare il poker e le feste, avrebbe dato una vittoria in più andando a dormire alle 8 di sera ogni sera? Forse, ma questa è stata la sua vita. Anche Romario e Ronaldinho erano divinizzati, ma indulgenti per i loro impegni notturni. E non hanno brillato più a lungo di Neymar in Europa. Potrebbe finire la sua carriera fuori dai riflettori importanti, ma merita di essere ricordato per ciò che è stato: uno dei più grandi giocatori dell’era moderna, non solo uno dei più grandi brasiliani.