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Orsato: «L’arbitro l’ho saputo fare, ora devo cercare di far fare l’arbitro agli altri»

A Radio Anch’io Sport: «Qualche partita internazionale l’ho diretta e posso aiutare la crescita dei nostri Massa, Guida e Mariani»

Orsato: «L’arbitro l’ho saputo fare, ora devo cercare di far fare l’arbitro agli altri»
Francoforte (Germania) 01/07/2024 - Euro 2024 / Portogallo-Slovenia / foto Image Sport nella foto: Daniele Orsato

Il Var a chiamata, la nuova trovata che infiamma la discussione arbitrale in Italia e non solo. Ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, ne ha parlato all’ex arbitro nazionale e internazionale Daniele Orsato, entrato a far parte da pochi giorni all’interno dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA), con un nuovo incarico.

«VAR a chiamata e decisioni spiegate al pubblico come in Inghilterra. Ci arriveremo? Siamo a disposizione per attuare qualsiasi nuova riforma che possa aiutare gli arbitri e il mondo del calcio. Se Uefa, Fifa e Ifab riterranno che l’Italia possa provare certi esperimenti, noi saremo in prima linea. L’Italia è stata sempre pioniera su tante cose. Noi saremo sempre pronti, siamo già prontissimi».

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Orsato ha raccontato come ha cominciato la sua carriera da arbitro

«Ho cominciato per caso, il mio sogno era diventare elettricista. Dopo qualche mese di esperienza lavorativa, incontrai un ragazzo con cui giocavo a calcio e mi chiese se avessi la volontà di fare l’arbitro. Lì per lì non la presi molto bene, ma poi accettai la sfida. Lui mi disse: “Non potrai capire cosa vuol dire essere arbitro se nella tua vita non hai mai arbitrato una partita”. Ricordo quella volta in cui tornai a casa dopo la riunione nella mia sezione e dissi a mia mamma che il mio obiettivo era arrivare in Serie A in sedici anni per arrivare a fare le partite di Gigi Agnolin, il mio idolo”».

Orsato farà il commissario per lo sviluppo del talento arbitrale all’interno dell’AIA. Ma in cosa consiste il suo ruolo?

«Quando il presidente dell’Aia Antonio Zappi ha chiesto la mia disponibilità, ha voluto fortemente questo progetto. Mi occuperò di arbitri internazionali, per dare la mia esperienza. Qualche partita internazionale l’ho diretta e posso aiutare la crescita dei nostri Massa, Guida e Mariani. Mi occuperò di seguire i ragazzi giovani, che fanno parte della commissione di Serie A e B e i ragazzi della Serie C. Cercherò di portare le mie esperienze. Quando sono tornato dall’Europeo, ho cercato di ammazzare l’arbitro di campo dentro di me. L’arbitro l’ho saputo fare, ora devo cercare di far fare l’arbitro agli altri».

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Sull’ipotesi di un futuro da designatore:

«No, io ho sempre vissuto alla giornata. Adesso collaboro con Gianluca Rocchi, mio amico ed ex collega oltre che attuale designatore. La forza del presidente Zappi è la coesione tra le persone. In questo momento storico mai siamo stati così coesi».

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