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Ranieri e le scelte forti nei derby: oggi Pellegrini, nel 2010 tolse Totti e De Rossi e vinse (The Guardian)

Elogio dall’Inghilterra alla scelta di Pellegrini dal primo minuto. Per il centrocampista della Nazionale il gol è come “un momento di guarigione”, dopo la rottura partita dai tempi di Mou

Ranieri e le scelte forti nei derby: oggi Pellegrini, nel 2010 tolse Totti e De Rossi e vinse (The Guardian)
Dc Roma 05/01/2025 - campionato di calcio serie A / Roma-Lazio / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: esultanza gol Lorenzo Pellegrini

In Inghilterra, in particolare il The Guardian, commenta il derby tra Roma e Lazio terminato ieri, con le marcature aperte da Lorenzo Pellegrini. Il capitano della Roma che neanche doveva giocare perché troppo teso, o comunque influenzato dagli umori negativi circolanti sul suo conto da qualche mese. Ieri pomeriggio la svolta poco prima della gara, come ha raccontato Ranieri. La scelta di schierarlo titolare sarebbe venuta da un colloquio avuto tra i due, che viene considerato come un momento salvifico dal quotidiano inglese nella sua lunga analisi del momento di Ranieri e della Roma in generale.

Pellegrini, il gol come un momento di guarigione (The Guardian)

Di seguito un estratto della lunga analisi a firma di Nicky Bandini, sul The Guardian:

“Ranieri si era ritirato dopo aver guidato il Cagliari verso un’improbabile fuga dalla retrocessione la scorsa stagione, ma la Roma lo ha attirato di nuovo . Il club, il suo club, quello per cui era cresciuto, era in rovina: 12° in classifica nonostante una spesa estiva di quasi 100 milioni di euro e ora alla ricerca di un terzo allenatore per questa stagione. Come poteva dire di no, anche a 73 anni, al suo primo amore calcistico?

I risultati sono migliorati rapidamente. La Roma di Ranieri ha perso contro i contendenti al titolo Napoli e Atalanta, ma ha ottenuto quattro vittorie e un pareggio nelle sei partite successive. C’era un cauto ottimismo prima del derby di domenica a Roma, anche se i Giallorossi erano ancora indietro di 15 punti rispetto ai vicini della Lazio : il più lontano che abbiano mai avuto prima della partita.

Eppure una domanda aleggiava ancora sul club. Lorenzo Pellegrini non iniziava una partita da quasi un mese. Un tempo considerato l’erede di Francesco Totti e Daniele De Rossi: l’ultimo di una serie di capitani del club nati e cresciuti a Roma, era diventato ultimamente un bersaglio per le critiche. Accusato da alcuni tifosi di aver tradito i precedenti allenatori José Mourinho e De Rossi, era stato accostato a un trasferimento a gennaio.

In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport la scorsa settimana, Ranieri ha confessato di non sapere cosa gli riservasse il futuro. «Sembra già condannato, come se il pollice, per lui, puntasse verso il basso», ha detto il manager, evocando l’immagine di un gladiatore romano nell’arena. «Può riprendersi? Non lo so

[…]

Quello è stato il primo successo di Mourinho alla Roma: entrare in sintonia con la tifoseria dimostrando che ci teneva tanto quanto loro. Ha parlato bene di Pellegrini all’inizio, dicendo che avrebbe schierato tre cloni se avesse potuto. Hanno concluso in termini meno felici. Una storia su Mourinho che ha lasciato un anello che i giocatori gli avevano regalato dopo la vittoria dell’Europa Conference League nell’armadietto di Pellegrini ha alimentato le speculazioni su una frattura.

C’era qualcosa di vero? Pellegrini aveva davvero indebolito Mourinho o il mandato del manager aveva semplicemente fatto il suo corso? E come è diventato un capro espiatorio anche nel licenziamento di De Rossi ? Un articolo sul quotidiano Il Tempo suggeriva che il contrario avrebbe potuto essere vero, Pellegrini deliberatamente escluso quando l’allora Ceo del club, Lina Souloukou, aveva sondato i giocatori per un parere sul manager poiché erano percepiti come troppo vicini. […]

Ranieri ha una storia di scelte coraggiose in questa partita. La più famosa è stata l’occasione, nel 2010, quando sostituì sia Totti che De Rossi a metà tempo di un derby che la Roma stava perdendo 1-0, e che poi si riprese e vinse. Domenica, ancora una volta, il suo istinto è stato ripagato. Non erano ancora trascorsi 10 minuti quando Pellegrini ha ricevuto un cross di Alexis Saelemaekers, si è guadagnato un po’ di spazio al limite dell’area e ha sferrato un tiro di piatto nell’incrocio dei pali. Il suo primo gol in Serie A di questa stagione, nella partita che conta sempre di più.

Pellegrini, che aveva baciato lo stemma sulla sua maglia dopo aver segnato, ha lasciato il campo tra una fragorosa ovazione da parte di quei tifosi che non lo hanno sempre sostenuto. A fine partita, è andato sotto la Curva Sud e ha preso in prestito una bandiera dagli Ultras. Un momento simbolico: la parola italiana per bandiera, bandiera , è usata come abbreviazione nel lessico calcistico per un giocatore che incarna lo spirito di un club.

Potrebbe essere l’inizio di un nuovo capitolo per Pellegrini? Forse è meglio non correre troppo. Un gol è solo un gol e il derby, come i manager sono sempre così ansiosi di ricordarci, è una partita a sé stante. La Roma, anche dopo questa vittoria, è ancora decima. Di sicuro però questo è sembrato un momento di guarigione”.

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