“Una corsa incredibile: in una settimana ha battuto in rimonta Juve e Inter e vinto un trofeo. Con la febbre”
Anche il Guardian celebra lo sfavillante avvio di Sergio Conceiçao al Milan. Lo fa nella sua rubrica dedicata al calcio italiano Nicky Bandini. “C’è mai stata una corsa di velocità calcistica come questa? Assunto per sostituire Paulo Fonseca come allenatore del Milan, una transizione gestita così male che il suo predecessore ha finito per annunciare il suo licenziamento dal finestrino di un’auto, Conceiçao ha guidato la sua prima sessione di allenamento lunedì scorso e ha preso un volo con la sua nuova squadra per Riyadh il giorno dopo. Da allora, ha prodotto due vittorie in rimonta contro Juventus e Inter, consegnando al Milan il suo primo trofeo in tre anni. Tutto questo, con la febbre”.
Il Guardian descrive Milan-Inter come “una partita straordinaria”. E loda soprattutto la reazione del Milan, sotto 2-0. “Questi club hanno sempre avuto l’abitudine di misurare i loro successi l’uno contro l’altro, ma negli ultimi anni questa tendenza si è fatta particolarmente pronunciata”, scrive Bandini. “Vincere la Supercoppa non cancellerà la storia recente, ma farlo in questo modo è sembrato almeno il tipo di contropiede che i tifosi del Milan tanto desideravano”.
E’ la prima volta dal 2011 che il Milan ha vinto due derby di fila. “La prima è arrivata sotto Fonseca, a settembre , e si è rivelata una falsa alba. Forse alla fine diremo lo stesso di questo risultato. Eppure c’era qualcosa nel modo in cui entrambe le prestazioni del Milan in questa Supercoppa suggerivano una nuova mentalità, un senso di compiacimento dissipato. Conceiçao, un vincitore seriale al Porto, dove ha vinto 11 trofei, tra cui tre titoli di campionato in sette anni, ha costruito la sua immagine di un duro padrone. Il suo discorso sulla mancanza di abbracci fa parte del marchio. “I giocatori hanno accettato che non sorrido molto”, ha aggiunto la scorsa settimana. “Questo mi fa piacere, perché non sono qui per fare amicizia, ma per vincere”.
“Ha sostenuto quelle parole con i fatti, sottoponendo i giocatori del Milan a doppie sessioni di allenamento il giorno prima di affrontare la Juventus. Voleva più tempo per mettere in pratica le sue tattiche, ovviamente, ma stava anche creando aspettative per la sua squadra. Abbiamo solo le prime impressioni di queste due partite, ma è stato sorprendente vedere sia Hernández che Leao, due giocatori che non sono mai andati d’accordo con Fonseca, dare subito un contributo decisivo”.