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Psg-City è anche Emirati contro Qatar, ci sono divergenze profonde tra i due “regimi” (The Telegraph)

“È ironico: due club che hanno bramato così tanto il dominio (ottenendolo) si ritrovano ora a duellare per un posto alla fase ad eliminazione diretta”

Psg-City è anche Emirati contro Qatar, ci sono divergenze profonde tra i due “regimi” (The Telegraph)
Paris Saint Germain's Qatari president Nasser al-Khelaifi speaks during a press conference to announce the presentation of the new coach, at the new 'campus' of French L1 Paris Saint-Germain (PSG) football club at Poissy, west of Paris on July 5, 2023. Former Barcelona and Spain coach Luis Enrique has been appointed as the new coach of Paris Saint-Germain on a two-year deal, the French champions announced on July 5, 2023. Geoffroy VAN DER HASSELT / AFP

Questa sera il Psg di Kvaratskhelia – che non potrà giocare – rischia l’eliminazione dalla Champions con una sconfitta contro il City di Guardiola. Al Parco dei Principi andrà in scena dunque non solo una sfida che potrebbe tranquillamente rivedersi in un quarto di finale di una competizione come la coppa in questione, ma anche un dentro-fuori a cui non siamo abituati a gennaio. Il Telegraph però con grande sottigliezza ha oggi analizzato il senso tutto “economico” che questo dualismo porta con sé.

L’ottava puntata del “Cash-ico” tra Psg e City, derby del petroldollaro (Telegraph)

Di seguito quanto si legge dal The Telegraph:

“L’ottava puntata di “El Cashico”, come potrebbe essere ribattezzato il derby del petrodollaro tra Paris Saint-Germain e Manchester City, non era destinata a essere così piena di pericoli. In teoria, una fase a gironi omogeneizzata della Champions League , distesa questa stagione su otto turni anziché cinque, avrebbe dovuto giocare a favore dei giganti sostenuti dallo stato, minimizzando l’effetto di risultati aberranti. E tuttavia la coppia entra in un duello decisivo al Parc des Princes, piazzandosi al 25° e 22° posto in una classifica di 36 squadre, costretta a trattare quella che avrebbe dovuto essere una passeggiata informale come una mischia caotica.

I neutrali potrebbero essere perdonati per un certo divertimento ironico. Due club che hanno così apertamente bramato il dominio (e lo hanno ottenuto, almeno a livello nazionale, con il City che ha vinto sei titoli in sette anni e il Psg che ha risucchiato 10 delle ultime 12 corone della Ligue 1) si ritrovano a lottare solo per raggiungere i play-off della fase a eliminazione diretta. […]

A peggiorare l’incubo per entrambi c’è il fatto che, con un turno rimasto la prossima settimana, non sanno ancora quanti punti devono avere per essere salvi. Nel 99 percento delle simulazioni eseguite da Opta, il punteggio magico è 10. Si capisce perché, con il City a otto e il PSG a sette, un pareggio non aiuta nessuno. Le potenziali umiliazioni per i loro proprietari emiratini e qatarioti sono evidenti. Si potrebbe immaginare il contraccolpo contro Nasser Al-Khelaifi, considerando che il presidente del Psg, nel suo ruolo separato di presidente dell’European Club Association, è stato determinante nell’espansione della Champions League”.

Ancora, sul rapporto tra il presidente del Psg e l’Uefa:

“Mentre Al-Khelaifi è un membro del comitato esecutivo della Uefa e un confidente stretto del presidente Aleksander Ceferin, il City ha coltivato l’idea che l’organismo di governo del gioco europeo volesse rovinarli. Mentre il Psg ha rifiutato la possibilità nel 2021 di entrare nella Super League europea, il City, allora ancora furioso per una squalifica di due anni dal calcio europeo per presunte “gravi violazioni” delle normative finanziarie, in seguito annullate, è saltato a bordo allegramente, finché la fredda furia dei tifosi non li ha convinti del contrario.

La divergenza tra i due regimi è ancora più profonda. Per quattro anni, dal 2017 al 2021, gli Emirati Arabi Uniti hanno partecipato al blocco economico del Qatar guidato dall’Arabia Saudita, che ha citato come motivo il presunto finanziamento del terrorismo da parte del paese. A parte l’espulsione da parte degli Emirati Arabi Uniti di tutti i cittadini qatarioti o la chiusura del loro spazio aereo e delle acque sovrane a tutte le imbarcazioni qatariote, gli Emirati hanno espresso chiaramente i loro sentimenti anche nel calcio, con i tifosi che hanno fischiato l’inno del Qatar e lanciato le loro scarpe in campo durante la semifinale della Coppa d’Asia del 2019 tra le nazioni. Da allora c’è stato un disgelo, ma nessuno poteva fingere che i due stati si amassero molto”.

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