A Le Parisien: «Dovrà affrontare molta concorrenza a Parigi, una cosa nuova per lui. Ho cercato di farlo migliorare quando doveva accentrarsi e tirare in porta».
Il neo tecnico del Belgio ed ex Napoli Rudi Garcia ha rilasciato alcune dichiarazioni a Le Parisien in merito a Khvicha Kvaratskhelia e il suo arrivo al Psg. L’attaccante georgiano esordirà in Ligue 1 questa sera contro il Reims.
Rudi Garcia: «In Kvaratskhelia c’è un po’ di Ribery, con lui il Psg si è rinforzato»
Perché Kvaratskhelia è un giocatore speciale?
«Ciò è dovuto, soprattutto, alle sue capacità di dribbling e alla sua capacità di fare la differenza nell’uno contro uno. È molto bravo nelle finte, ha entrambi i piedi buoni. In una squadra, è davvero importante poter contare su questo tipo di giocatore capace, individualmente, di destabilizzare un blocco difensivo. Sa anche come segnare e fare assist. È quindi doppiamente decisivo. Sta a lui mostrare tutta questa gamma ora a Parigi».
Dove dovrebbe migliorare?
«Khvicha ama giocare a sinistra, ricevere la palla in profondità. Ma il suo gioco è stato studiato dalle squadre avversarie. In Serie A tendevano a raddoppiargli la marcatura, a volte anche triplicarla. Con aggiustamenti tattici, abbiamo poi cercato di liberarlo da questa marcatura. Quello che deve migliorare, e quello su cui lo abbiamo fatto lavorare molto, è quando deve entrare nell’area di rigore per finalizzare l’azione. Tendeva ad angolarsi un po’ troppo e quindi a segnare di meno».
Ha capacità ad adattarsi a diversi modelli di gioco. Puoi confermarlo?
«Assolutamente. Con la Georgia, gioca in coppia con Georges Mikautadze. Entrambi godono di molta libertà. Quindi Khvicha sa anche come giocare in un sistema con due attaccanti, perché divora gli spazi. E’ veloce con la palla».
Ti sembra compatibile con il gioco di Luis Enrique?
«Sì, lo è, anche se dovrà affrontare molta concorrenza che è un elemento nuovo per lui. A Napoli era considerato una stella. Qui a sinistra c’è Bradley Barcola. Spetta a Luis Enrique riuscire a farli giocare insieme, se vorrà, magari con un tridente anche con Dembelé. Vedremo le sue scelte e le soluzioni fornite. Può anche formare un ottimo duo con Gonçalo Ramos. A Napoli il lavoro che ha fatto con Osimhen si è rivelato prolifico».
È facile per un allenatore gestire un giocatore così?
«Francamente, sì. Stiamo parlando di un ragazzo tranquillo. Anche se calcia con rabbia una bottiglietta, ha solo 23 anni».
Con Kvaratskhelia, il Psg sarà più forte?
«Sì. Questo è un vero rinforzo per il Psg, soprattutto in vista dei playoff di Champions League. Ora dovrà integrarsi il prima possibile. Le sue due stagioni e mezzo in Italia lo aiuteranno. Ha un grande carattere, la mente e la forza per fare il suo».
Willy Sagnol lo ha paragonato nel 2022 a Franck Ribery. Trovi somiglianze tra loro?
«In parte, c’è un po’ di Ribery in lui. Ma ho avuto anche Gervinho con la stessa facilità nel dribbling».