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Saelemakers è il re dei sottovalutati. Conte lo farebbe giocare sempre (sarebbe il nuovo Giaccherini)

Anche oggi ha segnato con la Roma: quattro gol in dieci partite. È un giocatore per intenditori, Pioli lo citava sempre

Saelemakers è il re dei sottovalutati. Conte lo farebbe giocare sempre (sarebbe il nuovo Giaccherini)
Mg Milano 29/12/2024 - campionato di calcio serie A / Milan-Roma / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Alexis Saelemaekers

Alexis Saelemaekers è un giocatore forte e sorprendentemente (neanche troppo per chi guarda le partite) efficace. È suo il gol che ha dato il vantaggio alla Roma a Bologna in questo pomeriggio (è poi finita ). Così com’è stato suo il 2-0 nel derby contro la Lazio. Quattro gol in appena dieci partite. Roba da classifica marcatori. Che poi la Roma proprio dopo il suo gol sia stata travolta dal Bologna (prima del pari al 96esimo su rigore) è un’altra storia. Non intacca minimamente il giudizio sul belga.

Saelemaekers, per dirne una buttandola giù così, giocherebbe tutte le partite nel Napoli di Conte. Sarebbe il nuovo Giaccherini. È un equilibratore incredibilmente tecnico. Fa assist e gol in quantità importante quando agisce da quinto inserendosi, dà qualità al gioco e lega tantissimo centrocampo e attacco quando gioca nell’ultimo terzo di campo. Sa rifinire, calciare, dribblare nello stretto. A Napoli è ricordato prevalentemente per la sua serpentina nel 4-0 che tanto ha fatto arrabbiare De Laurentiis durante l’anno dello scudetto. Semplicemente entrò in campo e fu devastante. Non era un caso che – seppure in sordina – Pioli non scordava mai il suo nome quando elencava i titolari nel Milan dello scudetto. E lo stesso ha fatto Thiago Motta l’anno scorso a Bologna, lo stesso sta facendo ora Ranieri da quando ce l’ha a disposizione. E il Milan – che ne ha combinati di grossi e grassi guai quest’anno in fase mercato – lo ha scambiato prendendosi dalla Roma Abraham, ritornato da poco da un legamento crociato rotto. Visione.

Saelemaekers come marker del buon dirigente: chi lo compra, capisce di calcio

Nel derby è stato semplicemente evidente quanto la sua presenza abbia favorito la fase difensiva sul lato destro della Roma, che corrispondeva poi al duo laziale Zaccagni-Nuno Tavares che non sembra a chi scrive roba spicciola. Forse Saelemaekers è uno di quei marker nascosti che ci gridano sottovoce chi sia un dirigente competente e chi invece sappia solo navigare tra i grandi nomi. A questo ci aveva abituato Giuntoli a Napoli (ma ce n’è voluto, di tempo: sono passati i Rog, gli Strinic e non vogliamo continuare la lista), anche se pare che alla Juve questa qualità non sia richiesta. O comunque non l’abbia mostrata. È un po’ quello che ha fatto Sabatini quando ha portato uno sconosciuto come Ederson a Salerno. Ora è tra i più forti centrocampisti che si aggirino per l’Europa, anche se molto del merito potrebbe essere gasperiniano. Saelemaekers, ancora, può essere un marker come lo è stato Moise Kean (tutti lo davano per scarso). Anche se, va detto, non è che la dirigenza della Roma abbia dimostrato quest’anno tutto questo savoir faire sul mercato. A volte comprare e riuscire è anche questione di fortuna.

Nel Napoli il belga potrebbe giocare alla Politano – per intenderci – ma, perché no, anche alla Kvaratskhelia. Potrebbe persino giocare in un centrocampo a 5 come quinto di destra e di sinistra, entrando poi nel campo per scambiare coi compagni e legare i reparti un po’ come viene richiesto a Raspadori. Alexis ha sicuramente meno balistica dell’ex Sassuolo ma è molto più rapido soprattutto nel pensiero. Il gol contro la Lazio ne è prova. Questa sera invece nel suo gol c’è la mano (un po’ moscia) di Skorupski, che ha lasciato passare un sinistro abbastanza innocuo dietro alle sue spalle. Poi la Roma alla fine ha perso in modo abbastanza clamoroso per non dire inquietante, ma se ancora una volta uno dei protagonisti è stato Saelemaekers – spiccante in una stagione così assurda per i giallorossi – qualcosa vorrà dire. Sicuramente qualcosa in più rispetto a quello che oggi si dice di lui.

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