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Sebastian Coe sembra il candidato perfetto alla presidenza del Cio: è un politico pieno di contraddizioni

Dalla Sueddeutsche. “Quali storie daranno forma alla sua immagine. E le contraddizioni? Le promesse olimpiche non mantenute?”

Sebastian Coe sembra il candidato perfetto alla presidenza del Cio: è un politico pieno di contraddizioni
archivio Image Sport / Sebastian Coe / foto Imago/Image Sport

La Sueddeutsche conferma che Sebastian Coe sarà candidato alla presidenza del Comitato Olimpico Internazionale. L’inglese è pronto a spodestare Bach dalla poltrona più importante del Cio. L’annuncio dello stesso Coe è stato particolare. Un mix di politica e marketing, l’ha fatto in “un luogo speciale. Il 68enne aveva invitato i giornalisti britannici al 21esimo piano di un grattacielo nel quartiere londinese di Stratford. Lì la vista si apriva su un’area che dieci anni prima era stata «520 ettari pieni di fango e discariche», come ha detto Coe. E qualunque animale selvatico strisciasse lì intorno, dice Coe, «non vedeva la luce del giorno da quasi 60 anni»“.

La scalata di Coe alla presidenza del Cio

Coe ha proprio il phisique du role da presidente del Cio. “Non è solo un ex campione olimpico dei 1500 metri ed ex deputato conservatore, presidente della World Athletics Association, ed è radicato nella politica sportiva da tre decenni, ha guadagnato milioni di dollari nel settore delle pubbliche relazioni e del marketing. E come tale, è un narratore intelligente a cui piace dipingere le cose un po’ più belle di quanto non siano in realtà“.

Quella “vecchia discarica” di cui parlava è oggi il villaggio olimpico di Londra 2012 che è diventato «una città nella città», con 50.000 posti di lavoro, appartamenti e università. “Naturalmente anche per via dell’architetto dei giochi di allora: Sebastian Coe“. Se si guarda però al suo programma elettorale, pare proprio che Coe sia “sulla buona strada per diventare un favorito“.

L’obiettivo di Coe, secondo quanto scrive la Sueddeutsche, è “democratizzare il Cio” in futuro e mettere le decisioni nelle mani dei membri. “All’ultima sessione del Cio a Parigi, Coe ha detto di non ricordare un momento in cui siano state discusse questioni urgenti“. Bach ha creato una sorta di concilio ristretto di 15 membri che, tra le tante cose, hanno anche deciso l’istituzione dei giochi olimpici di e-sport.  “Alcuni membri della sessione plenaria sono rimasti sorpresi: avevano mai sentito parlare di progetti simili prima?” Ovviamente no.

L’inglese sembra il candidato perfetto, sembra

Per capire il personaggio, può anche essere utile ricordare come Coe diceva di voler risolvere il caso Khelif durante le ultime Olimpiadi. «Se non si hanno linee guida chiare», ha detto recentemente Coe, «accadrà ciò che abbiamo vissuto a Parigi». “La sua Federazione Mondiale di Atletica Leggera ha fissato rigidi limiti di testosterone per gli atleti Dsd (dall’acronimo “disorders of sex development”)“.

Sembra un uomo tutto d’un pezzo. Tanto che sta tenendo fuori gli atleti russi dall’atletica leggera. Un altro punto a favore di Coe è il fatto che a Parigi ha deciso di premiare gli atleti vincitori. “Una rottura con la tradizione del Cio. E il dipartimento antidoping di Coe ha dimostrato di essere uno dei migliori nello sport mondiale“.

A chi gli chiede come farà a convincere i sostenitori di Bach lui risponde con sicurezza. Ha avuto molte conversazioni e ha sentito una «grande fame di cambiamento» tra i membri del Cio, le associazioni mondiali, i comitati olimpici, gli sponsor. Molti si sono sentiti «scollegati» dall’attuale leadership.

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Resta l’interessante domanda su quali storie daranno forma alla sua immagine nelle prossime settimane. Sarà l’ex rappresentante dell’atleta che, insieme a Bach, gettò le basi per la sua brillante carriera ufficiale? Quello delle contraddizioni? Delle promesse olimpiche rimaste inadempiute?  Che gli piace essere intransigente e mostrare altrettanto rapidamente una flessibilità fluida? Che recentemente si è dimostrato straordinariamente ricettivo ai soldi provenienti dall’Arabia Saudita, la futura superpotenza nello sport?

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